Malaria, peste, bestie strane... dobbiamo davvero preoccuparci?

Peste negli stati uniti, ragni assassini, malaria in Italia... quest'anno il finire dell'estate porta con sé paure ataviche e pestilenze medievali considerate estinte.
Tranquilli probabilmente sono i classici colpi di coda di un'estate che (a parte i vaccini e la siccità) non ha avuto molto da offrire per fare un po' di caciara...
Delle tre cose citate mi focalizzerò principalmente sull'ultima, un po' -lo ammetto- perché fresca fresca ed un po' perché è quella che ci riguarda di più e dove qualche dato e qualche ipotesi sono più costruttive.

Partiamo col "RAGNO KILLER": no, nessun ragno violino ha ucciso in Italia; anzi -smentendo wikipedia- per la letteratura scientifica nessun ragno violino sembra aver mai ucciso una persona. Figurarsi a mesi dal suo morso. Un ragno violino può creare reazioni allergiche (rare e mai mortali) e necrosi dei tessuti con possibilità di amputazioni (se curate in ritardo). Il rischio più alto sono che il sito di necrosi si infetti (anche qui per mancanza di cure) e che si possa sviluppare setticemia. In ogni caso anche la necrosi non è un evento che accade sempre e con cure mediche si risolve il tutto in qualche settimana.

PESTE: ricordo antico, sentito in letteratura e che nel medioevo ha decimato la popolazione Europea, a questa malattia nessuno ci penserebbe. Se non fosse che in USA di recente cani con pulci portatrici di peste e 3 casi umani dall'inizio dell'anno stanno facendo pensare ad un suo ritorno. E se l'Africa (con punta in Madagascar e Congo soprattutto) rimane la regione più colpita, sono proprio gli USA che, in controtendenza rispetto al resto del mondo occidentale, stanno mostrando un aumento della casistica (rimanendo comunque nell'ordine della decina annue). In Italia l'ultimo caso di peste lo si ha avuto nel 1816. Qui vedete la sua diffusione nel mondo. La malattia è portata da un batterio che trasportato da pulci e che può far ammalare anche gli animali. Per infettarsi quindi bisogna essere punto da una pulce infetta. L'aumento dei casi e un aumentata resistenza ai pesticidi da parte delle pulci, uniti ad una scarsa preparazione medica in occidente, potrebbero gettare le basi per un pericoloso ritorno, tuttavia le migliori condizioni igieniche e la disponibilità di antibiotici rendono improbabili -almeno in Europa e USA- un ritorno in grande scala. Da starci attenti.

MALARIA: è di questi giorni la storia di una bambina deceduta a causa della malaria. Caso forse storico in quanto nel 2015 l'OMS aveva dichiarato l'Europa "libera da malaria". La malaria è causata da parassiti del genere plasmodium (e non da un virus vero Libero?) che passa dalla zanzara all'uomo per completare il suo ciclo vitale, infatti per completare il plasmodio passa una parte della sua vita nella zanzara e una parte nell'uomo sicché per vivere e riprodursi ha bisogno di entrambi gli animali. Causa generalmente febbre, convulsioni, ingrossamento del fegato e sintomi renali. Raramente, e purtroppo è il caso della bambina, si possono avere complicanze cerebrali anche mortali. In Italia sembrerebbe essere il primo caso autoctono da 20 anni (cioè non importato riscontrato in persone provenienti da paesi esteri) -in realtà cercando potrebbe esserci un precedente a Pesaro ma ho trovato solo fonti da sezioni locali di giornali e nessuna fonte ufficiale- mentre si registrano in Italia circa 600 casi annui tutti collegabili a persone provenienti dall'estero. Sulla vicenda si sono scatenate le peggio storie (per una sbufalata delle più grosse falsità qui il link BUTAC). La malaria si trasmette sostanzialmente in 2 modi: il primo e più importante in termini numerici è la puntura da parte di una zanzara infetta (le uniche zanzare che possono infettare l'uomo con la malaria sono le anofele) e scambi ematici diretti (trasfusioni o contatto del sangue con materiale, esempio aghi di siringa, infetti). In Italia esistono sostanzialmente 3 tipologie di zanzara le "Aedes" (le zanzare tigre), le "Culex" (le nostrane o comuni) e le Anopheles (appunto le malariche); quest'ultime in Italia -grazie al controllo degli habitat e alle disinfestazioni- sono diventate molto rare (fonte) e relegate per lo più ad aree agricole del centro-sud Italia e, a livello puntiforme, nelle ex regioni malariche del nord Italia.
Ma come può essersi ammalata una bambina a Trento (regione mai stata malarica)?
Le opzioni sono sostanzialmente tre:
1) "Zanzara in valigia" o "malaria aeroportuale" cioè un viaggiatore proveniente da paesi malarici ha portato involontariamente con sè nei bagagli una zanzara infetta e questa ha punto casualmente una persona. È detta malaria aeroportuale perché i pochi casi documentati di questa trasmissione sono avvenuti in aeroporto ma non si può escludere che questo non possa accadere anche distante da zone aeroportuali.
2) Materiale infetto: la bambina era stata ricoverata, con tempistiche compatibili con l'incubazione della malattia, a poche stanze di distanza da due bambine rientrate dal Burkina Faso dove avevano contratto la malaria, è quindi possibile che del materiale non correttamente igienizzato o cambiato abbia fatto da tramite (la bambina non ha comunque avuto trasfusioni o contatti con le bambine ricoverate per malaria).
3) Cambiamenti climatici o adattamenti di altre specie hanno fatto circolare zanzare portatrici della malattia e queste hanno punto qualche persona infetta pungendo successivamente la bambina. Questa modalità è stata sostanzialmente esclusa in quanto nessuna anofele è stata trovata in ospedale (regolarmente disinfestato) e le verifiche al campeggio di Bibione (dove la bambina era stata in vacanza) hanno dato esiti negativi. Inoltre le zanzare non hanno grandi capacità di spostamento quindi ci si sarebbe aspettato altri casi nelle zone visitate dalla bambina.
È di questi giorni la notizia che la specie di plasmodio che ha infettato la bambina è lo stesso delle bambine del Burkina Faso (il più comune cioè il Plasmodium falciparum ndr), ma è presto per dire se è proprio lo stesso parassita (ci vorranno le analisi genetiche per capirlo). Visto le frequentazioni della bambina, i tempi e la presenza -anzi la assenza- della zanzara portatrice il fantomatico "immigrato untore" (come hanno titolato alcune testate giornalistiche) è da escludere. Le probabilità più alte sono la zanzara in valigia e l'errore medico e, fra le due, l'opinione -ma è solo una idea- dell'autore è che sia più probabile la seconda. In ogni caso si tratterrebbe di un evento raro ma al contempo grave, in quanto l'errore medico vorrebbe dire una inadeguata preparazione del personale che ha sottovalutato i rischi della malaria, mentre la zanzara importata lancerebbe un allarme sulle merci.
In ogni caso niente allarmismi, si tratta in tutte le opzioni di eventi rari e difficilmente ripetibili.

Che lezioni possiamo trarre da tutto questo?
Senza allarmismi due o tre. Rinverdire le conoscenze mediche su malattie ingiustamente ritenute scomparse e controlli sanitari su merci e bagagli sono sicuramente cose positive.
L'altra lezione è che dobbiamo ricordarci una cosa: il mondo rimane un "posto pericoloso" non solo a causa di noi stessi (anche se guerre e attentati fanno la loro parte). Gli organismi mutano e cambiano, lì fuori c'è un mondo naturale che non si è dimenticato di una cosa: siamo "solo animali" e rientriamo nel grande gioco della vita/morte e dell'evoluzione.


FONTI
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28408204
http://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/17_agosto_15/focolaio-peste-arizona-pulci-infette-tre-casi-umani-guariti-6ea43ef8-819b-11e7-9831-672d22e52341.shtml
http://www.who.int/csr/disease/plague/Plague-map-2016.pdf?ua=1
http://www.who.int/wer/2016/wer9108.pdf?ua=1
http://www.epicentro.iss.it/problemi/peste/peste.asp
http://www.euro.who.int/en/media-centre/sections/press-releases/2016/04/from-over-90-000-cases-to-zero-in-two-decades-the-european-region-is-malaria-free
http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/malaria-1.3352805
http://www.iss.it/pres/?lang=1&id=1797&tipo=6
http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs094/en/
http://www.who.int/malaria/publications/world-malaria-report-2016/en/
http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/malaria-1.3352805
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/malaria-in-italia-l-entomologo-caso-rarissimo-ma-le-poche-zanzare-anofele-autoctone-sono-difficili-da-debellare-_3092941-201702a.shtml
http://gds.it/2017/09/05/bimba-di-4-anni-muore-di-malaria-a-brescia-primo-caso-in-30-anni_720293/
https://it.wikipedia.org/wiki/Malaria
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13229746/malaria-italia-zanzara-infettivologi-incubo.html
http://www.butac.it/malaria-vaccini-sciacalli-fascisti-clickbaiting/
http://www.eurosurveillance.org/images/dynamic/EE/V17N48/Romi_fig2.jpg
http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=20325
http://www.ilpost.it/2017/09/06/immigrati-malattie-malaria/
http://www.marionegri.it/media/sezione_media/Istituto_stampa/Ist_stampa_2017/SG_allarmismo_ingiustificato_sulla_malaria.pdf
https://www.wired.it/scienza/medicina/2017/09/06/malaria-migranti-morte-bimba/

Commenti

Post popolari in questo blog

+++ATTENZIONE! RICORDATI CHE DEVI MORIRE!+++ Quando dovresti avere paura anche di un foglio di carta

Pesci grandi, pesci piccoli, pesci ogm e... acqua calda!

Etciù! Salute! Benvenute allergie