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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Lavorare per migliorare per voi: un master alla scoperta di come superare la comunicazione 2.0

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Sabato ho iniziato il Master in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della Scienza . Ho iniziato questo master per poter migliorare le mie capacità, convinto che riuscire ad aumentare le mie "skills" in comunicazione sia utile per offrire a voi -prima che a me- un miglior servizio e poter comunicare meglio ciò che ritengo importante. Siamo una quarantina di persone con profili più vari, la maggioranza laureate in materie scientifiche -da geologia a medicina; da fisica a biotecnologie- ma anche altri profili come giornalisti, insegnanti e profili aziendali vari. Naturalmente a tutti appassiona la comunicazione scientifica, chi più "istituzionale" -quindi comunicare scoperte scientifiche per enti o ditte- chi più "giornalistica" -quindi per giornali spiegando ciò che la scienza offre- chi più "divulgativa" -quindi comunicando in termini più ampi la scienza in base alle proprie competenze e passioni-; questa varietà di provenienze e di

Ancora crispr... o forse no

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È ormai di una settimana fa la notizia del primo paziente su cui si è tentata una modifica del DNA umano in vivo. Si potrebbe pensare subito all'ennesimo e innovativo uso di CRISPR (ne ho parlato  qui ) e invece parliamo di una vecchia conoscenza: le  dita di zinco . No, non sono così Ma sono così -e non fate battute- Le " z-finger " sono una vecchia -probabilmente la prima tecnica- conoscenza dell'editing genomico. Sono proteine scoperte negli anni '90 dove u n atomo di zinco tiene assieme 2 amminoacidi (cisteina e 2 istidine per la precisione) facendo sì che la catena peptidica fra questi assuma una forma protrusa capace di "intrufolarsi" nei solchi maggiori della doppia elica del DNA e riconoscere sequenze abbastanza determinate. Basta così cambiare la punta di questo "dito" che si è creato per andare a "beccare" un punto preciso di una certa sequenza genica. A questo punto altri fattori possono intervenire

Breve post bello... venerdì 17!

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Oggi è venerdì 17 .. come non parlarne? In Italia, si sa, il venerdì 17 tipicamente si dice che porti sfortuna. Mentre molte persone non guardano la data apparentemente sfortunata, ci sono molti che si prenderanno la giornata libera dal lavoro per evitare di lasciare la casa, non avranno incontri importanti, si sposeranno o prenderanno decisioni importanti. Tuttavia è bene ricordare che nel resto del mondo occidentale è venerdì 13 che si dice porti sfortuna, in America, per esempio, non esiste negli hotel il tredicesimo piano, mentre in Italia se si può il giorno 17 (soprattutto se di venerdì) è evitato o trattato con scaramanzia (celebre era la "pista senza nome" di Cesana-Pariol  o la fila 17 mancante sui voli Alitalia ) Perché si dice che il venerdì 17 porti sfortuna? Le teorie sono molte . La più diffusa è che questa credenza sia stata iniziata nell'antica Roma perché quando il numero 17 è visto come il numero romano XVII , che anagrammato in VIXI -per

G7 salute, EMA... e tanto altro

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Come avrete sentito dai giornali si è concluso a Milano il G7 dei ministri della salute. I temi trattati sono stati veramente molti : dai cambiamenti climatici alla antibiotico resistenza, dalla salute della donna alla malnutrizione... Particolare notizia ha fatto l'aver raggiunto un accordo sull'impatto del riscaldamento globale sulla salute con gli USA. La cosa non sorprende: una delle prime mosse di Trump fu uscire dagli accordi di Parigi sul clima ed è relativamente noto che membri del suo staff siano tra gli scettici del Global Warming. Quindi far firmare un documento in cui si riconosce che il riscaldamento climatico ha conseguenze sulla salute globale delle persone è un passo non da poco. Gli USA sottolineano l'uscita dagli accordi di Parigi (che pare vogliano rinegoziare), ma durante il meeting si è comunque sottolineato che il riscaldamento climatico è un fatto , cosa -ad avviso dell'autore- scontata ma che evidentemente non lo è. Il riscaldamento glo