Tatuaggi... troppo profondi

I tatuaggi possono "colorare nel sangue", almeno è quanto sembra dai titoli di giornale. È proprio così?



Beh per una volta sembrerebbe di sì. O meglio particelle di colore possono finire nel sangue e depositarsi nei linfonodi.
La ricerca scientifica da cui partono le notizie trova attraverso una tecnica molto complicata (microscopia a luce di sincotrone) microparticelle (diametro massimo di circa 1 milionesimo di millimetro) depositate nei linfonodi.
La ricerca è stata fatta prelevando i linfonodi da autopsie e da biopsie di volontari vivi.
I ricercatori hanno trovato particelle con ogni probabilità derivanti dai coloranti utilizzati nei linfonodi, anche distali, rispetto a dove sono stati fatti i tatuaggi.

I ricercatori hanno analizzato nei vari campioni 3 tipi di coloranti: 2 cosiddetti azo-coloranti, 3 organometallici (cioè contenenti sia carbonio che atomi metallici) e 1 coloranti inorganico (non contente carbonio).


Tutti i coloranti sono stati trovati nei linfonodi nei campioni analizzati anche se gli azo-coloranti con concentrazioni minori. In particolare c'è da notare come il colorante "Red 170" colora proprio di rosso i linfonodi mentre negli altri casi sì è rinvenuto colore nero dovuto probabilmente alla presenza di colore nero nei tatuaggi, colore nero ottenuto tramite particelle di carbone e a biossido di titanio (il colorante inorganico analizzato), tuttavia le analisi più fini rilevano anche il colorante vero e proprio. Il fatto è che con la luce di sincotrone non sono stati rilevati solo i coloranti ma anche nanoparticelle di altri elementi come cadmio, nichel ed altri metalli che probabilmente provengono dati tatuaggi e che non si pensava traslocassero.
Infatti, contrariamente a quanto si può intuire dai giornali, il fatto che i coloranti viaggiassero verso i linfonodi era già noto, infatti con altre tecniche più semplici questo processo era già stato osservato nei topi, ma si trattava di una forma diversa -non nanoparticelle- di colorante.
Gli elementi che rendono particolare questa ricerca sono il fatto che sono state trovati in esseri umani e che l'analisi ha proprio riguardato la composizione trovando questi elementi estranei che erano considerati "accessori" al tatuaggio stesso e si pensava venissero escreti.

Cosa rileva la ricerca dal punto di vista della salute? Beh nulla di che. Riscontra un ingrossamento dei linfonodi, in particolare degli strati contenenti grassi dove, tra l'altro, si deposita più materiale colorante.
Cosa mi sento di aggiungere io rispetto all'articolo? Beh a quell'articolo manca forse un po' di valutazione generale sulla tossicità dei coloranti: molta letteratura (1, 2, 3, 4, 5) infatti si è già occupata della tossicità dei coloranti mostrando una tossicità molto varia, in termini di cancerogenicità (cioè induzione del cancro), irritazione cutanea, mutagenicità (possibilità di fare danni al DNA), reprotossicità (aborti o mutazioni fetali).

Lo stesso dicesi per il biossido di titanio (1, 2).
Uno studio è specifico proprio sui coloranti dei tatuaggi e sottolinea che mancano studi sul contatto continuo e prolungato dei coloranti con cellule umane; inoltre i tatuaggi potrebbero essere considerati "cosmetici" e la legislazione vieta l'uso di animali (purtroppo ad oggi l'unico metodo per gli studi a lungo termine) per studiare la tossicità dei cosmetici. Se questo è assolutamente giusto per gli animali ed ha stimolato le industrie cosmetiche a sviluppare e usare metodi alternativi, questo può costituire un limite importante per la valutazione dei rischi.

La legislazione al momento non fa grandi distinzioni fra coloranti sviluppati per altri usi e coloranti per i tatuaggi dove viene richiesta solo una maggior purezza. Certo il regolamento REACH aiuta a stabilire la tossicità delle sostanze (quindi anche dei coloranti) e darà sicuramente un quadro più completo della sicurezza di ciò che può essere iniettato sotto pelle.
Certo questi studi lanciano ombre e sospetti nuovi e, forse, un po' inquietanti, ma la ricerca prosegue e nulla è certo detto.

La rimozione dei tatuaggi, accenna anche l'articolo, probabilmente non cambia la situazione: le particelle sono state trovate in modo simile sia in chi ha avuto processi di rimozione di tatuaggi sia in chi no. L'eliminazione dei tatuaggi consiste nel disgregare i pigmenti in piccole particelle eliminabili tramite il sistema linfatico, da lì chiaramente potrebbero raggiungere i linfonodi quindi il problema non si elimina.

Le raccomandazioni sono sempre quelle: andare da tatuatori certificati ed esperti. Pretendete sempre tutte le misure di igiene possibili (l'unica causa di problemi realmente accertata sono le infezioni) e chiedete la lista dei prodotti che usano, senza paura di chiedere ad esperti (partendo dal vostro medico fino a specialisti) info.


FONTI
http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2017/09/12/news/tatuaggi_studio_particelle_colore_viaggiano_sangue-175287653/?ref=search
https://www.nature.com/articles/s41598-017-11721-z.epdf
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0041008X05001663?via%3Dihub
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15052602
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27635691
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27531552
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26895479
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26404013
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26554951
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26996620
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25833635
http://reach.sviluppoeconomico.gov.it/reach-in-breve

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