Carini e coccolosi! Belli da salvare e brutti da ignorare?
Oggi parliamo di animali, in particolare di salvaguardia della flora selvatica e delle specie a rischio.
Tutti conosciamo il dodo, la tigre della tasmania, il panda, l'elefante e il rinoceronte... sono tutti animali che si sono estinte o che rischiano di farlo e molti darebbero qualche ero a campagne per il loro salvataggio... ma chi conosce la volpe volante di Livingstone o il solenodonte di Cuba? Nessuno? Sappiate che sono in pericolo più del panda
Beh però in effetti chi salvereste tra questi due?
Un recente spunto per rifletterci è questa notizia pubblicata da LaStampa.
Ma andiamo un po' con ordine. Come un po' spiegato da wikipedia le specie a rischio di estinzione sono ben caratterizzate in base al numero di esemplari e all'habitat naturale: ad esempio esistono specie che vivono in uno o due laghi alpini e quindi il loro numero di esemplari è basso, ma non possono essere considerate a rischio di estinzione (tuttavia è bene pensare alla loro conservazione).
A questo scopo sono state create entità internazionali come la IUCN e l'OIPA e trattatati come il CITES per la definizione e la salvaguardia di specie naturali. Sì perché esistono sia animali che vegetali che sono a rischio.
Nonostante ore di ricerca sono solo riuscito a trovare solo i bilanci di alcune associazioni che si occupano di protezione specie (come il WWF), ma non i dettagli di quanto si spende per specie. Tuttavia sono stati prodotti degli articoli scientifici su riviste specialistiche (un paio di riferimenti in fondo alla pagina) che analizzano l'importanza dell'effetto "carino e coccoloso" nell'attitudine della gente a salvare le specie (in particolare gli animali) più teneri.
Riporto (tradotta) da un articolo scientifico una tabella con votazioni (in scala crescente) condotta mostrando foto riguardo una serie di animali
Come si vede il cucciolo di foca della Groenlandia ottiene i ponteggi migliori (più favorevole alla sua protezione, più bello e tra i meno paurosi) mentre il ragno cavernicolo è meno importante, più brutto e tra i più paurosi. Ma ci sono ad esempio differenze anche fra lo stesso animale: il cucciolo di puma merita di essere più protetto rispetto all'adulto, è decisamente più bello e fa molta meno paura.
Nulla di cui stupirsi. Esistono vari studi che dimostrano quali siano fattori che inducono tenerezza: occhi grandi su una testa grande rispetto al resto del corpo, arti corti, naso schiacciato, fisionomia tondeggiante/ovale... ecco fatto il cucciolo di foca!
Poi se alcune di queste caratteristiche vengono mantenute da adulti e non rischiamo che ci mangino ecco che li vogliamo proteggere anche da grandi. Basti pensare alle varie proteste per l'abbattimento di nutrie in Italia o di gatti in Australia.
L'estetica conta anche nella scienza: come spiega questo post, sono più studiati gli animali belli e poco pericolosi.
Tuttavia le specie "brutte e cattive" sono assolutamente importanti per la conservazione degli habitati. La sparizione di predatori comporta un aumento incontrollato di prede, ad esempio i cinghiali e il lupo, che ha portato i primi a diventare talmente tanti e talmente senza paura da andare a spasso in piena città per Firenze e Genova. Oppure le api, dove vari cartoni (vi ricordate già l'ape Maia?) le facevano vedere come carini e che recentemente sono in pericolo (i fattori non sono completamente chiari) ecco, la loro importanza da impollinatori è sicuramente alta ma non meno di mosche, vespe, moscerini e company di cui la gente se ne frega spesso. Idem si può dire per quanto riguarda l'importanza di ragni e lombrichi, ma non credo che molti muoverebbero un euro per la loro protezione.
Tuttavia non tutti la pensano così ed ecco che è nata la società per la protezione degli animali brutti http://uglyanimalsoc.com/. Organizzazione sicuramente simpatica, ma è forse proprio la simpatia che bisogna cercare per sensibilizzare su questo problema.
Altre soluzioni? Una buona educazione ambientale a partire dai bambini, dove si facciano conoscere tutti gli animali, forse si idealizza un po' meno al natura ma si guadagna in consapevolezza, e gli si faccia conoscere l'importanza globale dell'ambiente e di tutti gli organismi viventi.
Insomma, brutti e coccolosi is the way!
Solita sfilza a di articoli per approfondire da sé:
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2017/02/28/riportare-in-vita-le-specie-estinte-danneggerebbe-la-biodiversita_add3fcad-0a53-4707-886a-12bc8f55a1f8.html
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/03/10/lestetica-conta-gli-animali-brutti-non-vengono-studiati/29563/
https://www.iucn.org/
http://www.oipa.org/international/
https://www.cites.org/
https://psicoterapeutatornello.wordpress.com/2014/02/07/che-teneri/
http://www.ilgiornale.it/news/interni/quegli-animali-troppo-brutti-essere-amati-dalluomo-945915.html
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scienza_e_tecnologia/tenerezza/tenerezza/tenerezza.html
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/cobi.12738/full
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/mam.12066/abstract
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0022103113000292
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26621730
Tutti conosciamo il dodo, la tigre della tasmania, il panda, l'elefante e il rinoceronte... sono tutti animali che si sono estinte o che rischiano di farlo e molti darebbero qualche ero a campagne per il loro salvataggio... ma chi conosce la volpe volante di Livingstone o il solenodonte di Cuba? Nessuno? Sappiate che sono in pericolo più del panda
Beh però in effetti chi salvereste tra questi due?
Un recente spunto per rifletterci è questa notizia pubblicata da LaStampa.
Ma andiamo un po' con ordine. Come un po' spiegato da wikipedia le specie a rischio di estinzione sono ben caratterizzate in base al numero di esemplari e all'habitat naturale: ad esempio esistono specie che vivono in uno o due laghi alpini e quindi il loro numero di esemplari è basso, ma non possono essere considerate a rischio di estinzione (tuttavia è bene pensare alla loro conservazione).
A questo scopo sono state create entità internazionali come la IUCN e l'OIPA e trattatati come il CITES per la definizione e la salvaguardia di specie naturali. Sì perché esistono sia animali che vegetali che sono a rischio.
Nonostante ore di ricerca sono solo riuscito a trovare solo i bilanci di alcune associazioni che si occupano di protezione specie (come il WWF), ma non i dettagli di quanto si spende per specie. Tuttavia sono stati prodotti degli articoli scientifici su riviste specialistiche (un paio di riferimenti in fondo alla pagina) che analizzano l'importanza dell'effetto "carino e coccoloso" nell'attitudine della gente a salvare le specie (in particolare gli animali) più teneri.
Riporto (tradotta) da un articolo scientifico una tabella con votazioni (in scala crescente) condotta mostrando foto riguardo una serie di animali
Specie | Protezione | Estetica | Paura |
---|---|---|---|
Cucciolo di Foca della Groenlandia | 4.17 (1) | 4.60 (1) | 1.78 (8) |
Coniglio pigmeo | 3.80 (7) | 4.30 (2) | 1.60 (10) |
Germano di Laysan | 3.94 (3) | 4.02 (4) | 1.61 (9) |
Puma adulto | 3.89 (4) | 3.80 (5) | 4.14 (1) |
Cucciolo di puma | 3.96 (2) | 4.30 (2) | 3.25 (5) |
Otaria | 3.86 (5) | 3.04 (7) | 3.06 (7) |
Lupo rosso | 3.83 (6) | 3.35 (6) | 3.91 (2) |
Serpente giarrettiera a due striscie | 3.20 (9) | 2.38 (8) | 3.54 (4) |
Pipistrello grandi orecchie | 3.53 (8) | 2.33 (9) | 3.22 (6) |
Ragno cavernicolo di Dollof | 3.10 (10) | 1.97 (10) | 3.59 (3) |
Come si vede il cucciolo di foca della Groenlandia ottiene i ponteggi migliori (più favorevole alla sua protezione, più bello e tra i meno paurosi) mentre il ragno cavernicolo è meno importante, più brutto e tra i più paurosi. Ma ci sono ad esempio differenze anche fra lo stesso animale: il cucciolo di puma merita di essere più protetto rispetto all'adulto, è decisamente più bello e fa molta meno paura.
Nulla di cui stupirsi. Esistono vari studi che dimostrano quali siano fattori che inducono tenerezza: occhi grandi su una testa grande rispetto al resto del corpo, arti corti, naso schiacciato, fisionomia tondeggiante/ovale... ecco fatto il cucciolo di foca!
Poi se alcune di queste caratteristiche vengono mantenute da adulti e non rischiamo che ci mangino ecco che li vogliamo proteggere anche da grandi. Basti pensare alle varie proteste per l'abbattimento di nutrie in Italia o di gatti in Australia.
L'estetica conta anche nella scienza: come spiega questo post, sono più studiati gli animali belli e poco pericolosi.
Tuttavia le specie "brutte e cattive" sono assolutamente importanti per la conservazione degli habitati. La sparizione di predatori comporta un aumento incontrollato di prede, ad esempio i cinghiali e il lupo, che ha portato i primi a diventare talmente tanti e talmente senza paura da andare a spasso in piena città per Firenze e Genova. Oppure le api, dove vari cartoni (vi ricordate già l'ape Maia?) le facevano vedere come carini e che recentemente sono in pericolo (i fattori non sono completamente chiari) ecco, la loro importanza da impollinatori è sicuramente alta ma non meno di mosche, vespe, moscerini e company di cui la gente se ne frega spesso. Idem si può dire per quanto riguarda l'importanza di ragni e lombrichi, ma non credo che molti muoverebbero un euro per la loro protezione.
Tuttavia non tutti la pensano così ed ecco che è nata la società per la protezione degli animali brutti http://uglyanimalsoc.com/. Organizzazione sicuramente simpatica, ma è forse proprio la simpatia che bisogna cercare per sensibilizzare su questo problema.
Altre soluzioni? Una buona educazione ambientale a partire dai bambini, dove si facciano conoscere tutti gli animali, forse si idealizza un po' meno al natura ma si guadagna in consapevolezza, e gli si faccia conoscere l'importanza globale dell'ambiente e di tutti gli organismi viventi.
Insomma, brutti e coccolosi is the way!
Solita sfilza a di articoli per approfondire da sé:
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2017/02/28/riportare-in-vita-le-specie-estinte-danneggerebbe-la-biodiversita_add3fcad-0a53-4707-886a-12bc8f55a1f8.html
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/03/10/lestetica-conta-gli-animali-brutti-non-vengono-studiati/29563/
https://www.iucn.org/
http://www.oipa.org/international/
https://www.cites.org/
https://psicoterapeutatornello.wordpress.com/2014/02/07/che-teneri/
http://www.ilgiornale.it/news/interni/quegli-animali-troppo-brutti-essere-amati-dalluomo-945915.html
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/scienza_e_tecnologia/tenerezza/tenerezza/tenerezza.html
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/cobi.12738/full
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/mam.12066/abstract
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0022103113000292
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26621730
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