OMG!!! OGM... parla l'Europa, facciamoci chiaro

Si sta tornando a parlare di OGM in questi giorni. Questo perché una recente sentenza dell'Unione Europea sembra smentire l'Italia. Ma è davvero così?
La versione della maggioranza dei giornali è quella del comunicato stampa della corte di giustizia europea che non approfondisce la questione (infatti si esaurisce in 2 facciate) in cui cita il caso dell'agricoltore friulano Giorgio Fidenato che da anni impianta mais OGM chiamato "Bt MON810" che produce una proteina in grado di conferire resistenza al mais dall'attacco di una classe di parassiti, riducendo così l'uso di pesticidi. Questo comunicato stampa cita il principio di precauzione ed è su questo che la maggioranza delle testate si è focalizzato, sostenendo che la corte dica che deve esserci certezza del rischio per invocare il principio di precauzione.
(NB: ciò che segue è quanto capito da un laureato in biologia che -nonostante l'impegno profuso- può commettere errori, un giurista può sentirsi libero di contestare (argomentando) le mie osservazioni che sono suffragata dalle fonti legislative che vengono linkate e riportate nelle fonti)
Mi urge ricordare che una sentenza si basa su leggi e testi che non si basano sempre sul senso comune o sulla definizione scientifica, ma assumono sfumature e definizioni che vengono scritte dal legislatore. Nel senso comune infatti il principio di precauzione viene inteso come "non conosco il rischio di questa cosa, uso tutto ciò che posso per proteggermi da quel rischio", nel senso inteso dal legislatore europeo nel 2002 invece si intende come "ho indizi di un rischio, ma esiste una incertezza su quel rischio, attuo misure in grado di contenere il rischio specifico"; in pratica non basta supporre un rischio ma devo avere degli indizi che mi facciano sospettare che quella supposizione sia giusta. Esempio: se lo "studio A" mostra maggiori casi di una patologia per l'alimento X, ma lo "studio B" no -e questi studi sono di valore simile- allora non posso sapere chi ha ragione ma posso avere il legittimo dubbio che quella patologia sia correlata all'alimento X per cui applico delle misure (esempio etichettatura, limiti nella vendita o coltivazione ecc) per limitare il rischio, ma se "studio A" e "studio B" mi danno risultati inconcludenti riguardo il rischio oppure nessuno studio è stato fatto su quel rischio, allora non posso invocare nessun principio di precauzione e quindi non può adottare nessun mezzo perché non c'è indizio di rischio.
In base a questa definizione quindi l'Italia non avrebbe potuto (il passato è obbligatorio lo capirete dopo) nel 2013 invocare il principio di precauzione, come ha fatto, per impedire la coltivazione del mais MON810 sul territorio nazionale. Tuttavia anche nel comunicato stampa, la corte europea sottolinea che "[..]uno Stato membro, quando ha informato ufficialmente la Commissione circa la necessità di ricorrere a misure di emergenza e la Commissione non ha adottato nessuna misura, può adottare tali misure a livello nazionale. Esso può inoltre mantenere in vigore o rinnovare tali misure, finché la Commissione non abbia adottato una decisione[...]", sostanzialmente quindi uno stato può giustificare con altre motivazioni la necessità emergenziale di vietare le sementi OGM e di tenerle in vigore finché la commissione europea non si sarà espressa.
Andando a leggere poi i vari incartamenti [1(questioni), 2(sentenza), 3(conclusioni)] del procedimento e della sentenza europea, si nota come il rischio in campo alimentare sia inteso come rischio per la salute dell'uomo, la salute animale o per l'ambiente e che, nuovamente, "il rischio non può essere validamente motivato con un approccio puramente ipotetico, fondato su semplici supposizioni non ancora accertate scientificamente". Quindi sulla base di queste considerazioni il principio di rischio non era legittimo per essere invocato nel decreto italiano del 2013 e che risulterebbe non valido riguardo la condanna del signor Fidenato avvenuta nel 2014. 
Nella sentenza si fa un po' di storia notando come già nel 2013 l'Italia si rivolse all'Europa per chiedere la messa al bando del mais MON810 e che l'Europa, prima tramite commissione, poi chiedendo un parere all'EFSA (l'ente europeo per la sicurezza alimentare, con sede a Parma) abbia rigettato la richiesta, ma che nonostante ciò, l'Italia abbia proceduto egualmente la decreto interno.
Quindi, richiamando e facendo la summa delle conclusioni della sentenza, l'Unione Europea non è tenuta a emettere norme cautelative qualora non sia dimostrabile un rischio (inteso come da normativa) per la salute o per l'ambiente, ma che gli Stati membri possono invocare, limitatamente alla loro competenza territoriale, misure di emergenza per altri motivi che esulino dal principio di cautela del rischio, prorogabili finché la commissione europea non si sia espressa riguardo questi motivi.
Ricordo infine, come già fatto nel caso dei vaccini e corte europea, che i pareri europei rispondono a domande dei giudici nazionali e che spetta a loro infine emettere una sentenza sulla questione.
Tuttavia nel 2015 la legge europea è cambiata, lasciando più margine di manovra ai singoli stati riguardo il divieto di coltivare sementi OGM, rendendo nei fatti, inapplicabile questa sentenza in termini futuribili. L'Italia ha recepito questa direttiva nel 2016 tramite decreto e probabilmente al signor Fidenato sarà ancora vietato seminare mais transgenico, tuttavia dovrebbe essergli più facile richiedere un rimborso per i danni subiti dal 2013 al 2016.
La linea del divieto alla coltivazione è seguita da 17 stati europei.
Il decreto italiano tuttavia vieta non solo la coltivazione, ma anche gli studi in campo sperimentali rendendo, de facto, impossibile lo studio e lo sviluppo di sementi OGM anche rivolte al mercato estero. Inoltre non vieta l'importazione di prodotti lavorati (mangimi, carne allevata con OGM, garze e cotone derivati da OGM...) con cui quindi abbiamo a che fare quotidianamente. 

Cosa dice la scienza riguardo gli OGM?

Beh, non sto, per ragioni di spazio -è già un post pesante così- a spiegarvi cos'è un OGM, sicuramente trovate informazioni su internet (comunque chiedete pure nei commenti) e vi consiglio la lettura del libro "Geneticamente modificati" (di cui vi ho già parlato in un breve post bello). Mi focalizzo nell'ambito sicurezza. Diversi studi (1, 2, 3 per citarne alcuni) analizzano la sicurezza degli OGM coltivati al mondo -principalmente mais, riso e soia- e non ritrovano differenze significative riguardo rischi per la salute; cito testualmente "the assessed GM soybeans, rice, corn/maize and wheat would be as safe as the parental species of these plants" mentre per l'ambiente si è riscontrato un lieve rischio di aumento di resistenze a prodotti chimici (pesticidi ed erbicidi) da parte degli organismi infestanti.
Riguardo il mais MON810 gli studi invece non riscontrano effetti nel breve/medio periodo nei mammiferi (topo, ratto e maiale sono stati utilizzati come animale modello) mentre in organismi acquatici (Dahnia magna e salmone) sono stati osservati lievi segni (maggior stress in Daphnia magna e lievi modificazioni istologiche intestinali in salmone) senza tuttavia aumentare la mortalità.
Tuttavia tutti gli studi confermano che mancano dati di sicurezza nel lungo periodo (ovvio, ndr, in quanto la diffusione in larga scala degli OGM sarà avvenuta negli soli ultimi 10-15 anni) e che questi andrebbero effettuati.
L'Europa per immettere un OGM nel mercato valuta, tramite la Commissione Europea, se ci sono studi scientifici sulla sicurezza riguardo la salute umana e l'ambiente basandosi sul principio che alimento OGM e non OGM (definito parentale) siano dissimili (al contrario degli USA che li considerano simili e che quindi valuta in modo uguale una nuova varietà di incroci o una pianta importata ed un OGM, valutandoli solo dal punto delle proprietà nutrizionali/allergologiche); inoltre generalmente chiede un secondo parere riguardo agli studi all'EFSA e solo dopo autorizza o meno il commercio.

Ricapitolando:

A) la questione riguarda il 2013 e l'Europa considera non valido il decreto italiano del 2013 perché basato illegittimamente sul principio di precauzione mal interpretato
B) nel 2015 il quadro legislativo è cambiato e quindi difficilmente le cose cambieranno in Italia
C) riguardo gli OGM, gli studi scientifici, mostrano una sicurezza sostanzialmente comparabile agli alimenti "tradizionali" anche se mancano studi a lungo termine

Aggiungo come piccola nota personale che critico l'approccio legislativo e populista italiano agli OGM, in quanto è (seppur a parere dell'autore immotivato) legittimo vietare il commercio e la coltivazione su larga scala (se motivato ed affiancato da altre politiche agricole in grado di garantire tutela dei prodotti e dei consumatori) trovo assurdo vietare le sperimentazioni in campo a fini di ricerca precludendo, di fatto, una possibilità di ricerca, di fondi e anche uno sbocco industriale importante per tutto l'ambito agricolo.





FONTI
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/13/ogm-la-corte-europea-contro-litalia-non-puo-vietare-le-coltivazioni-geneticamente-modificate/3854262/
http://www.corriere.it/esteri/17_settembre_13/corte-giustizia-contro-l-italia-non-puo-impedire-coltivazioni-ogm-00618926-985e-11e7-b032-1edc91712826.shtml
https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2017-09/cp170096it.pdf
http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=189351&pageIndex=0&doclang=IT&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=1256752
http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=194406&pageIndex=0&doclang=IT&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=1256752
http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=178967&pageIndex=0&doclang=IT&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=1256752
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2002:031:0001:0024:IT:PDF
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32015L0412&from=EN
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27317828
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28278120
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28473652
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28645870
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28710840
http://www.affaritaliani.it/tutta-la-verita-sugli-ogm-parla-il-dottor-defez-475388.html
https://www.facebook.com/events/1460045627411891/
http://unaricercadice.blogspot.com/2017/07/vaccini-corte-europea-e-scienza-di-cosa.html

Commenti

  1. re-post da facebook:

    https://geneticliteracyproject.org/2014/10/20/mutagenesis-one-way-europeans-wish-it-was-1936-again/

    "Today, there are over 2,200 varieties of lettuce, oats and other crops created using that legacy mutation-driven genetic engineering. Yet it was never a cause for protest – and that is why some companies have been reverting to such scarier science of the past in order to circumvent protests against genetically modified foods."

    sono d'accordissimo con le posizioni di Matteo. volevo solo mettere a nudo quella che a mio parere è una delle contraddizioni più ridicole del dibattito contro gli OGM, per cui colture generate con tecniche di mutagenesi casuale non sono legalmente considerate OGM - e beneficiano quindi di uno status e di una ricezione pubblica pari alle colture "naturali" - nonostante siano potenzialmente molto + pericolose per salute ed ambiente in quanto le modificazioni avvenute sono ignote ed incontrollate

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  2. Grazie del commento, utile a spiegare cosa si intende per OGM.
    A livello legislativo per OGM si intende un organismo in cui sia stata inserita artificialmente (quindi NON tramite incrocio, ma tramite tecniche di ingegneria biologico/genetica) una gene o una sequenza nucleotidica di un'altra specie o varietà biologica. Le varietà (come ad esempio il grano "Creso") ottenute tramite mutazione invece vengono paragonate alle colture tradizionali o similari alle varietà ottenute tramite incrocio/selezione perché considerate paragonabili alle mutazioni spontanee che possono avvenire in natura. Ovviamente dal punto di vista scientifico sono un'altra cosa. Ad esempio la legge è impreparata ad affrontare CRISPR (ne ho parlato qui http://unaricercadice.blogspot.com/2017/08/crispr-nuove-divinita-della-genetica-o.html) che attualmente entra in un limbo dove può e al contempo non può generare OGM.
    Il legislatore, dal mio punto di vista anche giustamente, non parla e scrive nel linguaggio scientifico, ma pone definizioni e diritti/doveri, ma che sono una mediazione fra senso comune, linguaggio burocratico, definizioni scientifiche e, non ultimo, volere politico.
    Anche la stessa definizione di "rischio" non entra -come spiegato nel post- nel senso comune o scientifico, ma è una definizione data dal legislatore per poter essere applicata in senso inequivocabile.

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