Pesce da Coronavirus...

Sono quindici giorni che tutti abbiamo passato per di più in quarantena a casa. Oggi vediamo un po' di "scherzi" girati in Internet su questo Coronavirus.

La lista del Ministero

Il Ministero della Salute ha elencato 24 bufale, notizie senza fondamento e che, vista la loro diffusione, hanno dovuto smentire. Alcune sono "saporite": si va dai gargarismi alla candeggina alla frutta e verdura, alla bufala del thé caldo fino al mangiare aglio (beh la fiatella che viene dopo forse aiuta a mantenere le distanze). Altre "fantasiose" come l'infertilità maschile, il collegamento alla rete 5G. Questa lista, che è anche parziale, da però un'idea di quanta disinformazione giri in rete riguardo questo tema.

L'inquinamento e l'epidemia

"Il virus si diffonde dove l'aria è inquinata." Questa è stata una teoria nata verso la metà di marzo e che ha dato il via ad una serie di video su Youtube e post Facebook che mirava a dimostrare che se il nord Italia era così duramente colpito dall'epidemia di coronavirus era perché queste zone fossero molto inquinate.
La storia nasce da un "position paper" della Società Italiana di Medicina Ambientale e poi ripreso e diffuso anche da organismi di spessore, come l'Ordine Nazionale dei Biologi. Ora per chi non è avvezzo di scienza, un "position paper" non è un lavoro prettamente scientifico, ma un nota argomentata che può al massimo dare degli spunti di ricerca ma non è né una ricerca scientifica né una ipotesi veramente scientifica. Ora che l'inquinamento atmosferico non sia proprio un toccasana per la salute e che la Pianura Padana sia una zona inquinata sono cose ben nota. Da qui a sostenere che ci sia un rapporto di causa-effetto diretto tra inquinamento ed epidemia ce ne passa. Questa teoria quindi è al massimo un'ipotesi e difficilmente potrà mai essere ben dimostrata scientificamente.

Coronavirus e "fanghi lombardi"

Questa teoria è nata, senza alcuna prova, dal presidente dell'Ordine Nazionale dei Biologi che ha ipotizzato che il virus che ha colpito l'Italia sia partito dalla Lombardia senza esserne davvero arrivato. Cioè ha ipotizzato che questo coronavirus sia un virus diverso da quello cinese e che abbia avuto origine in Italia, semmai da fanghi industriali inquinati. Ora i virus hanno bisogno di organismi da infettare per vivere. Sono infatti "parassiti intracellulari obbligati" e devono quindi disporre di cellule per poter replicarsi. Questo è un virus respiratorio animale, la possibilità che da fanghi o acqua inquinata emerga è molto rara. Il virus dovrebbe arrivare nell'acqua inquinata, essere preso da un animale assieme agli agenti mutageni, mutare nell'animale e arrivare all'uomo; essendo poi questo virus di tipo respiratorio dovrebbe fare questi passaggi attraverso una nebulizzazione dell'acqua. Poi questo virus, dovrebbe causare gli stessi sintomi di un altro virus noto e circolante. Insomma una serie di eventualità, se non impossibili, molto difficile. Se non bastassero questa serie di improbabili eventi, che questo sia lo stesso virus della Cina (o al massimo un ceppo particolare di questo) ce lo conferma la sequenza genetica. Sia allo Spallanzani di Roma che all'ospedale Sacco di Milano hanno isolato e sequenziato il coronavirus. Da questi dati si è visto che il genoma è molto stabile e che le sequenze genetiche (seppur con la variabilità attesa) sono riconducibili a quelle già conosciute.
Che i virus possano mutare e "nascere" in ogni parte del mondo è sicuro. Non fanno di certo distinzioni fra Italia, Cina, Paraguay o Camerun, ma non è questo il caso.

Coronavirus e la creazione in laboratorio

Questa è una "classica" teoria complottista: qualcuno ha creato il virus in laboratorio ed è stato diffuso da lì. Non mi metto ad elencare tutte le varianti di questo genere di teorie perché ce ne sono davvero tante. Sull'origine naturale del coronavirus c'ho anche scritto un pezzo per tuttotek, con link e fonti a tutti i dati sul perché questo virus è assolutamente naturale. Il fatto che questo virus presenti delle "stranezze" rispetto ai virus già conosciuti è normale: è questo che ne fa un virus nuovo. Se fosse qualcosa che già conoscevamo non sarebbe nuovo, ma un virus vecchio. In realtà è molto simile a virus già noti, ma presenta, ovviamente anche delle novità. La scienza non dirà mai: "È impossibile che sia stato creato in laboratorio", perché la remota possibilità c'è. Che i virus si manipolino in laboratorio è cosa nota, lo si faceva anche nei laboratori universitari dove quello che scrive ha lavorato (in quel caso erano virus che colpivano i batteri), ma è un processo specifico che comporta modifiche specifiche e note, perché appunto si sa lo scopo. Semplicemente tra tutte le opzioni vagliabili, la modifica in laboratorio è quella estremamente meno probabile.

Immigrati e virus

Non c'è complotto ormai, soprattutto in Italia, se qualcuno non trova il modo di infilarci gli immigrati. Lasciando stare le teorie più fantasiose (ce lo hanno portato con i barconi) che cozzano sia con le tempistiche che con i primi focolai registrati, cioè piccoli paesi del lodigiano e del padovano, la teoria più diffusa è che questi siano protetti dal vaccino per la tubercolosi. Nei suoi 24 punti il Ministero della Salute, smentisce questa idea. A parte che non sono disponibili i dati di nazionalità dei pazienti malati, il racconto aneddotico che gli immigrati si ammalerebbero meno può avere varie spiegazioni. Come noto COVID-19 colpisce di più la popolazione anziana, o quantomeno, presentando forme più gravi, a questa popolazione viene fatto maggiormente il tampone con quindi una diagnosi più certa. Come sottolinea Epicentro, l'età media della popolazione straniera residente in Italia è di circa 35 anni (rispetto agli italiani che hanno una età media di circa 46 anni) e, come mostrano i report, quasi il 75% della popolazione infetta ha più di 50 anni. Ora il fatto, se mai verificato, che la popolazione straniera immigrata si infetti meno può banalmente essere questo: popolazione più giovane.
Questo vuol dire che il vaccino per la tubercolosi non conti nulla?
Non è del tutto vero, il fatto che questo vaccino possa stimolare il sistema immunitario e potenziarlo anche contro altre patologie è una ipotesi al vaglio da tempo da parte della comunità scientifica. In realtà non c'è nessun dato umano così forte a farlo sospettare, ma una serie di piccole osservazioni. Per questo in Olanda si farà un trial su operatori sanitari che valuterà, tramite le assenze per malattia, se gli operatori vaccinati si ammalino meno. Questo trial non è diretto contro questo coronavirus nello specifico, ma a tutta una serie di malattie, soprattutto quelle stagionali.

Il treno "COVID-19" e il disinfettante anti Coronavirus

Queste sono due belle bufale riconducibili alle categoria "Non ce lo dicono!!!" circolate soprattutto a inizio epidemia.
La prima mostrava una foto di un vagone cisterna di un treno con scritto in bella vista "COVID-19" viaggiare negli USA. Questa foto che, a seconda di chi la diffondeva, era datata o settembre o marzo 2019 secondo i complottisti avrebbe dimostrato che la malattia era tutto un piano segreto. Come dimostrato da Snopes era un fotomontaggio. Il tipo di scritta non sarebbe ammessa dalla circolazione dei treni merci americani, inoltre COVID-19 è il nome della malattia nemmeno del virus (SARS-CoV-2). Ed infine, se uno volesse trasportare qualcosa di segretissimo mesi prima lo farebbe girare in bella vista col nome che gli sarebbe dato mesi dopo? Insomma un complotto davvero poco geniale.
Stessa cosa vale per la foto del disinfettante "Attivo su Coronavirus". Come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che i coronavirus esistono da molto tempo e ce ne sono tantissimi. Nel 2002/2003 c'era stata la pandemia di SARS e dieci anni dopo l'epidemia di MERS, tutti e due coronavirus. Non dovrebbe sorprendere quindi che, per motivi di marketing, su alcuni prodotti ci fosse quella scritta.

Vitamina C, vitamina D, farmaci e catene su Whatsapp

Qui non mi dilungo molto. Quasi ogni giorno esce una nuova storia su cure, vaccini, sistemi di prevenzione e partono catene su Whatsapp, Facebook e qualunque altro social media. Mi rendo conto che in un periodo come questo dove tutti siamo spaventati dalla situazione sia facile e, sotto certi punti di vista rassicurante, credere a soluzioni facili a problemi complessi. È anche bello, sotto certi punti di vista, poter aver qualcuno contro cui agitare il dito accusandolo della situazione. Purtroppo però non funziona così. La scienza è da anni che lancia l'allarme sui rischi sanitari e una pandemia era un rischio atteso. Non si poteva dire quando e che agente lo avrebbe portato, ma i coronavirus hanno questo potenziale. Le cure arriveranno, ma non sarà un post, un audio, un video social a portarle; sarà la scienza con i suoi metodi e i suoi tempi. Come ho già detto e scritto non dovete fidarvi di me e di nessuno in particolare, ma delle prove e dei dati che ognuno porta a suo sostegno (oltre che ad un po' di sana logica).

E voi? Avete qualche teoria interessante che vi è arrivata? Scrivetemela nei commenti!


NB sulle fonti:

Questo post è senza una sezione fonti specifica. Ho messo nei paragrafi i link alle fonti ufficiali che smentiscono le bufale. Ho deciso di non linkare direttamente le bufale per evitare di dargli, anche se una minima, visibilità. Vi prego di evitare di diffondere e condividere bufale e teorie strampalate, anche con il solo scopo di deriderle: vivono di visibilità, se sono arrivate a voi o le avete create voi stessi o hanno probabilmente una visibilità già elevata, non contribuite ad alimentarla.

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