Vaccini: legge fatta. Facciamo un po' di chiarezza

Beh ormai lo saprete tutti è stata approvata la legge sui vaccini.
Non sto a spiegarvi nell'esatto dettaglio cosa prevede in quanto qualunque giornale può rispondere alla questione. Sostanzialmente prevede che per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia (asili e materne) siano obbligatorie 10 vaccinazioni e che per l'iscrizione alla scuola dell'obbligo si debba presentare certificato vaccinale e, in caso di non adempimento, si prevedono sia azioni di convincimento (colloqui individuali con i genitori, campagne di informazione) che multe pecuniarie, inoltre viene fissato un limite di 2 bambini non vaccinati per classe. Inoltre vengono consigliate ed offerte gratuitamente altre 4 vaccinazioni.

Di seguito riporto le 10 vaccinazioni obbligatorie con rischi relativi delle malattie e rischi relativi di ogni vaccinazione (infografica rappresentativa qui). I dati sono presi principalmente da questo articolo.

POLIOMIELITE: il danno principale della poliomielite è la paralisi flaccida che provoca una impossibilità della contrazione muscolare con paralisi corporee permanenti ed irreversibili circa 1 caso ogni 200 e morte per paralisi respiratoria in circa 1 caso su 15. La malattia era diffusa in tutto il mondo  ed oggi, principalmente grazie alla vaccinazione, è scomparsa. La sua storia e diffusione era nota tanto da ispirare storie o personaggi (vi ricordate Forest Gump e Clara di Heidi?), inoltre negli anni 50/60 non era raro trovare bambini che per respirare avevano bisogno del polmone di acciaio. Esistono due vaccini contro la poliomielite: il Sabin e il Salk (denominati così in onore dei medici che lo hanno inventato); il primo vaccino i assume per via orale e "simula" maggiormente l'infezione usando virus vivi attenuati (cioè che hanno ridotto la capacità di infettare), passando per la via orale (la stessa seguita dal virus nella sua diffusione) provoca immunità immediata e a lungo termine, mentre il Salk è iniettabile ed usa virus uccisi e quindi senza capacità infettante provocando solo a immunità a lungo termine. La vaccinazione ad oggi è endemica solo in Pakistan ed Afghanistan e il 2016 ha registrato il primo anno senza nuovi casi in Nigeria. Il vaccino Sabin, essendo orale e per le sue caratteristiche ad azione più rapida, è maggiormente raccomandato per contrastare le epidemie mentre il Salk va bene per controllare il ritorno ed immunizzare la popolazione. Gli effetti collaterali di entrambi questi vaccini sono: sono dolore forte (1/200 dosi solo per vaccino Salk), febbre sopra i 39.5°C (1/250 dosi circa), solo per il vaccino Sabin paralisi flaccida simil malattia (1/650000 dosi). porpora trombocitopenica (1/20000 dosi), convulsioni (1/2000 dosi), gravi reazioni allergiche (1/100000 dosi). Come si vede le reazioni avverse hanno frequenze e gravità inferiori rispetto alla malattia- Dal giugno del 2002 viene usato esclusivamente il SALK. Il motivo per questa ulteriore modifica del calendario vaccinale è che il 21 giugno 2002 la Regione Europa è stata dichiarata polio-free perciò non erano più giustificati i casi di paralisi dovuti al vaccino SABIN per quanto rarissimi fossero. Il SALK - essendo composto da virus uccisi- non può causare la paralisi.

TETANO-PERTOSSE-DIFTERITE: inserisco insieme queste malattie, non per la malattie in sé (diverse fra loro) ma perché il vaccino (essendo quasi sempre associato) presenta molti effetti collaterali uguali per tutte e tre le malattie. Il tetano può causare la morte (circa 1 caso su dieci), paralisi respiratorie (con anche possibili danni cerebrali) in circa 4 casi su 10; altri danni riguardano strappi muscolari, paralisi semi-permanenti, dolori muscolari dovuti agli spasmi contrattili della malattia. La pertosse può causare -come complicanza più grave- danni a carico del sistema nervoso centrale: l’encefalopatia, che si verifica in 1-2 bambini su 1000 e può determinare paralisi, ritardo mentale ed altri disturbi neurologici. Altre complicanze meno frequenti sono l’enfisema, il pneumotorace, convulsioni, l’ernia ombelicale e il prolasso rettale, gli svenimenti. Le complicanze della difterite interessano il sistema respiratorio (ostruzione delle vie aeree), il cuore (miocardite), i reni (insufficienza renale) e il sistema nervoso (neuropatia periferica). La letalità varia dal 3% al 23% in relazione alla forma clinica ed alla possibilità di trattamento. I soggetti malati vanno messi in isolamento per evitare il contagio di altre persone, pericolo che svanisce già dopo 2 giorni di terapia.
Gli effetti collaterali del vaccino sono meno gravi e, generalmente, più rari. Gli effetti collaterali più importanti riguardano febbre sopra i 39.5°C in circa il 14% dei casi, pianto inconsolabile (pianto di almeno circa 3 ore senza che alcun intervento -neanche farmacologico- riesca a porvi rimedio) in 1 caso ogni circa 1000 dosi, convulsioni in circa 1 caso ogni 14000 dosi somministrate, encefalopatia acuta o shock anafilattico in circa 1 caso ogni milione di dosi. Si riscontrano poi gonfiore e/o tumefazione nel sito di iniezione nel circa 4 casi su 10 dosi, senza comunque danni (cicatrice) se trattata opportunamente.

EPATITE Bla malattia è causata dal virus HBV che può dare manifestazioni diverse: dall'epatite acuta transitoria (malessere, febbre, ittero, nausea, vomito, in altri casi è invece asintomatica) che si presenta circa nel 1% delle infezioni perinatali, nel 10% dei bambini da 1 e 5 anni, nel 30 % delle infezioni da HBV nei pazienti di età maggiore ai 5 anni. Ci sono poi l'epatite fulminante che si sviluppa nello 0.3% dei casi circa e che necessita nel 90% dei casi circa (0.27% dei casi) di trapianto di fegato e l'epatite cronica (circa il 5% degli infetti), con danni progressivi e cronici al fegato con aumenti significativi anche di sviluppo di tumore epatico. Indicativamente il 25% di chi ha contratto il virus nell'infanzia morirà a causa delle sue complicanze (cirrosi, insufficienza epatica, cancro). Il vaccino di contro provoca rush cutanei e nausea in circa il 10% di somministrazioni, cefalee e dolori articolari in circa il 5% di dosi, poi febbre >39.5°C in circa il 15% dei casi e convulsioni (1-2 casi su 10000 dosi).

HAEMOPHILUS INFLUENZAE B: difatti questa non è una malattia, ma un batterio che può dare una serie di manifestazioni cliniche: HIB può interessare diversi organi. I tipi più comuni di malattia invasiva sono la meningite, l’epiglottite, la polmonite, l’artrite, e la cellulite batterica. Circa il 25% degli infettati da HIB presenta manifestazioni cliniche le cui principali sono: meningite (50%) con sintomi quali febbre alta, alterazione dello stato mentale e rigidità del collo. Chi guarisce dalla meningite può avere però conseguenze neurologiche, che si verificano nel 15%-30% dei casi. L'epiglottite (circa il 10% delle manifestazioni) è un'infezione della epiglottide, quella struttura della gola che ricopre e protegge la laringe durante la deglutizione. L’epiglottite è pericolosa perché può causare una ostruzione delle vie aeree con rischio di morte per soffocamento.Altre manifestazioni comuni della malattia invasiva sono l'artrite settica (infezione delle articolazione), la cellulite (una infezione rapidamente progressiva della pelle che di solito interessa faccia, testa, o collo), e la polmonite (complessivamente coprono il 15%). Osteomielite e pericardite sono complicanze rare (meno dell'1%). Un altro rischio molto grave riguarda la setticemia che colpisce circa il 30% dei casi clinici. La letalità dell'HIB è di circa il 2% (vuol dire che circa 1 caso ogni 50 infetti muore).
La vaccinazione risulta essere fra le più sicure: meno del 10% dei vaccinati presenta febbre sopra i 39.5°C, circa il 20% presenta rush cutanei e arrossamenti sul sito di somministrazione e le reazioni allergiche anafilattiche sono minori di 1 su 1000 dosi somministrate.

VARICELLA: è in genere una malattia benigna che guarisce nel giro di 7-10 giorni. La malattia è più aggressiva nell'adolescente e nell'adulto, e può essere particolarmente grave se colpisce persone immunodepresse (persone con infezione da Hiv, persone sottoposte a chemioterapia o in cura con steroidi per asma o altre malattie). Le complicanze della varicella sono rare nei bambini sani (<1/1000 infetti) e si verificano per lo più nelle persone immunodepresse, nei neonati e negli adolescenti o adulti. Il rischio deriva per lo più da superinfezioni batteriche derivanti dalle lesioni cutanee e sono: trombocitopenia, artrite, epatite, atassia cerebellare, encefalite, polmonite e glomerulonefrite. Tra gli adulti la complicanza più comune è la polmonite. L’infezione da varicella rimane latente (in genere per tutta la vita) nei gangli delle radici nervose spinali e circa nel 10-20% dei casi si risveglia a distanza di anni o di decenni dando luogo al cosiddetto “fuoco di Sant'Antonio”. Lesioni a grappolo di tipo vescicolare si presentano al torace, a volte accompagnate da dolore localizzato. Il dolore che persiste oltre un mese viene chiamato neuralgia posterpetica. Se la varicella viene contratta da una donna nei primi due trimestri di gravidanza può trasmettersi al feto, causando una embriopatia (sindrome della varicella congenita). I bambini che sono stati esposti al virus della varicella in utero dopo la ventesima settimana di gestazione possono sviluppare una varicella asintomatica e successivamente fuoco di Sant'Antonio nei primi anni di vita. Se invece la madre ha avuto la malattia da cinque giorni prima a due giorni dopo il parto, può verificarsi una forma grave di varicella del neonato, la cui mortalità può arrivare fino al 30%.
Il vaccino provoca rush cutanei simil varicella 1 caso ogni 7 dosi circa, 1 caso su 100 circa presenta febbre sopra i 39.5°C  e meno di un caso su 1000 può presentare encefalopatie transitorie.

MORBILLO-PAROTITE-ROSOLIA: anche qui le malattie sono unite per la vaccinazione "comune" anche se le malattie sono diverse. Il morbillo è una classica malattia esantematica (simile alla varicella) con rush cutanei e piccoli ematomi. Tuttavia circa il 30% dei casi di morbillo può sviluppare una o più complicanze, con una maggiore frequenza nei bambini con meno di 5 anni o nei soggetti con più di 20 anni. Le complicanze più frequenti del morbillo sono: diarrea (8%), otite media (7%) e polmonite (6%). Un caso su 1000 sviluppa encefalite acuta dei casi, di cui 1 su 4 (1 caso ogni 4000) lascia strascichi neurologici permanenti. La letalità del morbillo è stimata di circa 1 su 3000 casi causata perlopiù da complicanze respiratorie ed encefalite. Esiste poi una complicanza molto rara (1 caso ogni 250000 infezioni) denominata Panencefalite Subacuta Sclerosante (PESS); essa è una malattia degenerativa del SNC dovuta dalla persistenza del virus del morbillo nel sistema nervoso centrale. La PESS causa deterioramento intellettivo, convulsioni e anomalie motorie fino alla morte nell'arco di 1-3 anni. La parotite presenta danni quali: orchite (infiammazione ed ingrossamento dei testicoli) in circa il 45-50% dei casi di infezione da adulti con possibile sterilità (questa percentuale è irrisoria nell'infanzia), grave otite e sordità (totale o parziale) in circa 1 caso ogni 20000, meningite o pancreatite transitoria nel circa il 3% dei casi. Altre complicanze meno frequenti sono artralgia, artrite e nefrite. Inoltre, il contagio durante le prime 12 settimane di gravidanza è associato ad un'alta percentuale di aborti spontanei (25%). La rosolia provoca artrite acuta (negli adulti raggiunge anche il 70% degli infetti), 1 caso su 6000 sviluppa encefalite (di questi il 20% -1/30000 infetti- morirà). Altre manifestazioni includono fenomeni emorragici normalmente autolimitanti e transitori (uno ogni 3.000 casi, più spesso nei bambini), neurite, e una rara sindrome tardiva di panencefalite progressiva simile a quella morbillosa. L'effetto più grave della rosolia avviene se viene contratta in gravidanza: infatti circa il 30% dei feti che ricevono la rosolia dalla madre durante la gravidanza vanno incontro ad aborto spontaneo o malformazioni fetali irreversibili (con ordini di gravità diversi).
Gli effetti avversi del vaccino includono invece febbre sopra i 39.5°C in circa il 15% delle somministrazioni, rush cutanei e tumefazioni sul sito di inoculazione in circa il 5-10% delle iniezioni, per gli adulti il 15% circa di somministrazioni causa artrite acuta, ingrossamento dei linfonodi (5% circa), reazioni avverse di tipo allergico meno di un caso su 10000 ed encefalite acuta in circa un caso ogni milione di somministrazioni. Inoltre si riscontrano trombocitopenie transitorie (1/40000 somministrazioni) e convulsioni febbrili (1/3000 dosi). Per il vaccino contro la parotite si sono registrate anche meningiti (1/8000 somministrazioni) transitorie e senza sequele.

In sintesi si può notare come generalmente per tutte le vaccinazioni le eventuali reazioni avverse sono rare e di gravità lieve o moderata, ma in ogni caso inferiori a rischi o  gravità di subire danni dovuti alla malattia. La febbre sopra i 39.5°C risulta comune a tutti i vaccini (percentuali da 1 a 20%), la maggior parte degli altri sintomi dei vaccini spesso ricalcano sintomatologie presenti durante la malattia con gravità però normalmente inferiori. Le reazioni allergiche (che ricordo si manifestano in tempi rapidi per cui è consigliato rimanere sotto osservazione medica nelle immediate ore post vaccino) sono -facendo una media- nell'ordine di 1/100000 dosi. Negli anni sono state trovate molte correlazioni con presunti danni da vaccino (sindromi neurologiche, gravi trombocitopenie, malattie autoimmuni...) tuttavia per queste correlazioni non sono mai state dimostrate relazioni causali oppure studi successivi hanno dimostrato limiti o smentito queste correlazioni.

Una giusta coscienza passa attraverso una giusta ed analitica comunicazione: i vaccini sono farmaci e come tali hanno alcuni effetti collaterali, ma questi sono infinitamente meno importanti dei danni provocati dalle malattie che questi prevengono.



FONTI:
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-05&atto.codiceRedazionale=17A05515&elenco30giorni=true
https://www.facebook.com/pg/PoliclinicoDiSantOrsola/photos/?tab=album&album_id=1859216477739244
https://www.facebook.com/iovaccino/photos/a.1076862202337517.1073741830.1074730969217307/1651952061495192/?type=3&theater
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK441946/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28671426
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8329146
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11257376
https://www.pazienti.it/news-di-salute/vaccino-anti-hib-haemophilus-influenzae-tipo-b-09092016
http://www.vaccinarsi.org/malattie-prevenibili
http://www.apel-pediatri.org/
http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/wkshp/H.Influenzae%20in%20epoca%20post_vaccinale.pdf
http://www.epicentro.iss.it/problemi/varicella/varicella.asp
http://www.epicentro.iss.it


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