FARE LA DIETA DETOX È COME VENDERE GHIACCIO AGLI ESCHIMESI!
Con
la fine delle feste e delle imprescindibili abbuffate, la moda pubblicizzata
ovunque è quella di ripulire l'organismo da scorie e tossine accumulate.
Ne parliamo oggi grazie alla collaborazione di KIT - Knowledge Improving Tools e della Dott.ssa Chiara Cavalieri.
Vengono
quindi proposte le famose diete detox o detossificanti o depurative, che
prevedono di solito il consumo preponderante di frutta e verdura, anche sotto
forma di estratti, digiuni
eliminazione di alcuni gruppi alimentari come cereali e latticini, ma talvolta
anche carne, alcol e caffeina. Il periodo di detossificazione può avere durata
variabile a seconda del metodo consigliato, ma tutti promettono risultati
eccellenti sulla salute, tra cui perdita di peso, miglioramento della
digestione, pelle e capelli più forti, sistema immunitario più resistente e, in
generale, più energia a disposizione per l'organismo.
Ma per quanto la pubblicità possa bombardarci
la testa, resta il fatto che tutto ciò non è mai stato supportato
scientificamente.
COSA
VUOL DIRE DETOSSIFICANTE?
L'attributo detossificante ha subito
nel tempo un vero e proprio abuso mediatico, soprattutto nel campo alimentare,
traendo in inganno i consumatori e trasformandosi così in un vero e proprio
business.
Innanzitutto, facciamo un po' di chiarezza
sulle parole utilizzate: disintossicare o detossificare significa
eliminare dal proprio organismo tossine o sostanze nocive.
Per tossina si intende ogni sostanza
biologica avente azione dannosa, anche a minime dosi, sugli organismi viventi.
Le tossine possono avere varia origine: microbica (elaborate da schizomiceti,
miceti, virus), vegetale (fitotossine) o animale (zootossine).
In realtà le tossine fanno parte di un
insieme più grande di molecole, gli xenobiotici: sostanze estranee alla
normale nutrizione dell’organismo e al suo normale metabolismo, con cui l’uomo
viene a contatto. Tra gli xenobiotici
troviamo sia sostanze naturali (es. nicotina, polveri, tossine virali,
metaboliti vegetali), sia sostanze di sintesi (es. insetticidi, farmaci, droghe
sintetiche, dolcificanti).
In sostanza tutto ciò che non è un nutriente
vero e proprio per l’organismo.
Il nostro corpo in effetti entra in contatto
quotidianamente con molte sostanze tossiche, presenti anche nel cibo. Pensiamo
ad alcuni composti come l'acrilamide che si forma durante la cottura
degli alimenti ad alte temperature, per esempio friggendo; i ftalati, come il bisfenolo
A, contenuti nelle pellicole e nei contenitori di plastica ad uso
alimentare; il benzopirene, un idrocarburo che si forma per combustione
incompleta di materiale organico, ad esempio quando si affumica la carne o la
si cuoce alla griglia.
I meccanismi biologici di eliminazione degli
xenobiotici coinvolgono il fegato, essenziale nei processi di metabolizzazione;
i reni, importanti nei processi di filtrazione ed eliminazione delle sostanze
inutili all’organismo; ed anche l’intestino, con la sua attività immunitaria.
Se l'organismo umano accumulasse quantità eccessive di tossine, senza avere
alcun meccanismo di eliminazione, si troverebbe in condizioni veramente
critiche. Fortunatamente le cose non stanno così.
Le pubblicità delle diete detox sono
spesso accompagnate da citazioni di studi scientifici che dovrebbero sostenere
il metodo pubblicizzato. Ma spesso i valori riportati in questi articoli sono
da prendere con le pinze. In molti casi infatti, le prove della
pericolosità di una sostanza sono ottenute conducendo studi in vitro o su
modello animale, con concentrazioni molto elevate del composto in esame, ovvero
quantità veramente poco realistiche. Tenete presente che, in quantità
sufficientemente elevate, anche l’acqua
può essere un problema per il nostro organismo e può causare una intossicazione
acuta potenzialmente letale (è tutto vero, qualcuno è morto per aver bevuto
troppa acqua!). Anche i sali minerali, che d’estate vengono pubblicizzati come
essenziali a combattere la spossatezza hanno il loro lato oscuro. Un’assunzione
esagerata di potassio ad esempio può causare iperkaliemia, una situazione
caratterizzata da aritmie cardiache potenzialmente
mortali.
Inoltre,
sostanze tossiche per alcune specie animali non lo sono per l’uomo e viceversa.
L’acido linoleico coniugato per esempio, acido grasso essenziale per l’uomo,
nei topi provoca gravi problemi al fegato, la teobromina presente nel
cioccolato per esempio, è potenzialmente mortale per i cani ma certamente non
per l’uomo. Se facessimo uno studio in cui somministriamo della cioccolata a dei cani e questi
dovessero morire, potremmo forse dire che la cioccolata è tossica per l’uomo?
Ok,
questo è un esempio all’estremo, ma avete capito cosa intendiamo. Capiamoci
bene, con questo non vuol dire che gli studi di questo tipo non siano affidabili,
né tanto meno che siano inutili, anzi. Vanno però interpretati nella maniera
corretta ed è sempre lì che va a battere chi ci vuole vendere qualcosa che non
ci serve.
Indubbiamente
molte delle sostanze additate come dannose per l’organismo lo sono effettivamente,
ma va sempre chiarita la quantità ed il tempo di esposizione. Ritornando
all’esempio sciocco di prima, se un uomo si mangiasse di fila dieci barrette di cioccolato, finirebbe
per stare molto male anche se non è un cane.
IL NOSTRO ORGANISMO QUINDI SE LA CAVA DA
SOLO?
Il
sistema depurativo e detossificante del nostro organismo è sofisticato e
duttile, ed è composto da tre organi, ciascuno con un compito ben preciso.
Fegato: produce enzimi deputati a
convertire le sostanze potenzialmente tossiche in altre meno dannose,
rendendole maggiormente idrosolubili e facilitandone dunque l’eliminazione
tramite le urine.
Reni: filtrano il sangue in modo
da conservare i costituenti essenziali all'organismo e i nutrienti utili,
eliminando le sostanze indesiderate nelle urine in poche ore, evitando il loro
accumulo nell’organismo.
Apparato
gastro-enterico: insospettabilmente, anche stomaco e
intestino svolgono una importantissima funzione protettiva per il nostro corpo.
L’apparato gastro-enterico, che normalmente associamo ad un insieme di organi
adibiti alla sola digestione, funge in realtà da portale di ingresso per una
vasta gamma di sostanze estranee che entrano nel nostro corpo tramite
l’alimentazione. Non parliamo solo di cibo, ma anche di eventuali batteri e funghi adesi a ciò che
mangiamo, e tanto altro. Per questa ragione il tratto digerente possiede dei
meccanismi di difesa molto efficaci.
Per cominciare, il primo strato di cellule,
lo strato epiteliale, costituisce una prima barriera meccanica grazie alla
presenza delle giunzioni strette, strutture simili ad un “filo” fatto di
proteine che cuce assieme due cellule vicine. Le cellule della mucosa intestinale invece, producono muco in grado di lubrificare
l’epitelio, proteggerlo dai danni chimici ed intrappolare la maggior parte dei
microrganismi pericolosi. Un ulteriore contributo è dato
dall’azione antimicrobica dei peptidi prodotti da alcune cellule specializzate,
presenti nella mucosa dell’intestino tenue, che creano un ambiente ostile agli
agenti patogeni.
Però, se non vogliamo morire di fame, c’è
bisogno che il nostro organismo permetta l’ingresso di determinate sostanze
senza innescare una risposta immunitaria.
Il sistema di difesa intestinale possiede quindi una certa tolleranza verso
alcune sostanze e alcuni batteri “buoni”. Inoltre, il nostro corpo, ed in
particolare l’intestino, ha imparato a convivere con la cosiddetta flora batterica,
che come sappiamo aiuta il sistema immunitario intestinale a prevenire
l’intrusione di agenti patogeni sia tramite l’interazione diretta, sia tramite
la stimolazione del sistema
immunitario.
Una
volta che fegato, reni e tratto gastro-intestinale hanno separato le sostanze
utili al nostro organismo da quelle inutili o dannose, gli xenobiotici devono essere espulsi dal nostro organismo. Le vie di
escrezione degli xenobiotici sono sostanzialmente due: la via renale tramite
l’urina, che riguarda sostanze idrosolubili di massa relativamente piccola e la
via biliare-intestinale tramite le feci, adottata per le molecole di massa
maggiore e non idrosolubili.
QUINDI LE DIETE DETOX SONO COMPLETAMENTE
INUTILI?
Sicuramente
ci troviamo di fronte ad un quadro complesso: sostanze tossiche di tipo
differente che ingeriamo consapevolmente e non; una notevole variabilità
genetica che incide sulla risposta immunitaria di ciascun individuo e tanti
meccanismi di difesa che svolgono il loro lavoro in autonomia. Ma, viste le premesse,
possiamo affermare che non c’è alcun bisogno di seguire diete restrittive, bere litri di tisane o fare digiuni, rischiando
anzi di peggiorare la situazione. Quello che possiamo fare è invece supportare
i meccanismi di detossificazione e prevenire l'accumulo di sostanze tossiche
seguendo un corretto stile alimentare tutto l’anno, non solo dopo le feste.
Le
regole da seguire dopo le abbuffate non sono affatto diverse, da quelle di una
corretta alimentazione:
·
Mantenetevi ben idrati. L’acqua è essenziale per un buon funzionamento dei nostri
organi escretori;
·
Mangiate cibi
freschi, ricchi di acqua e nutrienti;
·
Consumate buone quantità di verdure a foglia verde come spinaci,
bietole, cavoli ed insalate;
·
Sforzatevi di consumare con una certa
frequenza aglio, cipolla, porri e crucifere come broccoli, cavolfiore, verza e
cavoletti di Bruxelles, tutti vegetali
ricchi di quei composti che stimolano l’attività degli enzimi responsabili dei
processi di detossificazione;
·
Va benissimo consumare frutta, ma variando se possibile nella tipologia. Non mangiate
soltanto mele, pere, arance e kiwi, cercate anche melagrane, ananas e frutti di
bosco. Alternando i frutti seguendo la loro stagionalità.
·
Preferite il frutto intero piuttosto che gli estratti, in modo da assicurare
anche un giusto apporto di fibre, che tra le altre cose facilitano la
regolarità intestinale.
·
Per insaporire i cibi utilizzate più spezie e meno sale. Le erbe della tradizione
mediterranea come salvia, timo e rosmarino, è bene accompagnarle con quelle più
esotiche come il curry e la cannella;
·
Tenete sotto controllo il peso. Un consiglio che vale sempre è di
non cercare un dimagrimento forzato e rapido, eliminando carboidrati e grassi.
Piuttosto diminuite le quantità e variate gli alimenti.
·
Infine, capitan ovvio direte voi, fare esercizio fisico in maniera
regolare e mantenere uno stile di vita attivo aiuta anche la detossificazione.
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