16 risposte a 16 domande

Sta girando nei social questo post di Paolo Bernini (lascerò stare i post successivi che sono di puro debunking e quindi non di mia competenza) che pone 16 domande riguardo alla sperimentazione animale.



Seppur rivolte a Telethon cercherò di rispondere una ad una per dare una informazione completa ai miei lettori.

1) La validazione di cui parla l'on. Bernini è quella riservata ai metodi alterativi e che viene effettuata dal EURL ECVAM. I metodi che invece prevedono l'uso degli animali non prevedono tale validazione. La validazione dei metodi animali è di fatto impossibile, infatti non esiste UN solo metodo animale e il loro uso è talmente variegato che il protocollo sperimentale viene "validato" volta per volta a seconda dell'esperimento fatto. Il modello animale non viene validato, ma assume validità a seconda di tre parametri: validità di forma, validità predittiva e validità di costrutto; questi tre parametri sono verificati ogni volta che si programma un esperimento ed in modo continuo dai ricercatori. Esistono numerose linee guida; una corposa letteratura e numerosi protocolli sperimentali approvati, ma una validazione intesa "come controllo della correttezza di dati scientifici su dati già approvati e verificati" non è possibile in quanto il modello animale viene usato proprio al fine di vedere nuovi dati. Anche in farmacologia l'efficacia di un nuovo trattamento è impossibile da fare su dati già validati; persino la sperimentazione clinica (quella sull'uomo) non può subire un iter di validazione in questo senso. Persino chi si occupa di metodi alternativi ritiene che i metodi di validazione applicati ai metodi alternativi siano inappropriati ai metodi animali.

2) Un farmaco prima di essere approvato attraversa anche la sperimentazione clinica. Se il 50% dei farmaci arriva sul mercato e presenta effetti collaterali non rilevati vuol dire che non erano stati visti neanche sull'uomo nella fase clinica. La domanda quindi più a chi fa esperimenti su animali dovrebbe farla a chi fa gli studi clinici.

3) La sperimentazione animale serve sostanzialmente da filtro. Tutta la sperimentazione di un farmaco va a filtri: silico (cioè simulazioni al PC), vitro (cioè su cellule umane coltivate), vivo (su animale) e 3 fasi cliniche (uomo) fanno da filtro prima che un farmaco entri sul mercato ed entri in farmacovigilanza (o sperimentazione clinica di fase 4). Sostanzialmente un farmaco anche in mercato è in qualche modo in fase di sperimentazione; ma il sistema dei filtri punta a rendere le fasi successive più sicure; soprattutto riguardo l'uomo.

4) No; ma cosa c'entra con la sperimentazione animale? La domanda riguarda eventuali infrazioni o procedure non etiche durante la sperimentazione clinica.

5) La domanda è complessa. Si sperimenta su più specie animali per avere uno spettro e respiro maggiore, per quello si usano almeno due specie, in particolare nella farmacologia un roditore e un non roditore. L'usare più animali non serve a "poter scegliere" il dato che ci fa più comodo. Se io nel mio lavoro (creo modelli predittivi in silico per lo studio della tossicità ambientale ed umana per le sostanze chimiche -metodi complementari ed alternativi appunto- e redigo report sulla tossicità delle suddette sostanze) trovassi dati estremamente contrastanti ho due alternative: o scarto entrambi o scelgo il peggiore (cioè il tossico); in genere nella creazione dei modelli si sceglie la prima strada e nel redigere i report la seconda; ma dipende dai casi e dai protocolli usati. L'usare più animali serve quindi ad avere questa panoramica e a non fidarsi "del singolo colpo" aumentando le variabili in gioco. Nella pratica sperimentale farmacologica spesso, se due animali danno dati contrastanti se ne usa almeno un terzo per orientarsi nella scelta.
La scelta degli animali usati non è mai casuale, la scelta dipende dal livello di complessità di quella specie, da quanto la si conosce, da quanto la malattia o lo scopo dell'uso sia similare al suo corrispettivo umano.

6) Come detto sopra: usando più animali avrei ottenuto dati contrastanti. Un bravo sperimentatore avrebbe usato un terzo animale. Inoltre la comunità scientifica si è risposta che è meglio scartare ciò che rischia di essere tossico che far andare avanti un farmaco che è sembrato tossico. Principio di precauzione si chiama.

7) Sì ha senso. Seppur in un tempo inferiore, anche un topo invecchia e lo fa perché molti dei sui processi avvengono similarmente all'uomo seppur accelerati (banalmente anche la gestazione, eppur esce un topo anche dopo poco tempo). Certo possiamo perdere alcuni dettagli, ma alcune -in molti casi molte- cose riusciamo a vederle e capirle.

8) Falso metastatizzano. Lo dimostrano le ricerche sulle metastasi effettuate sui topi. Il fatto è che la maggior parte delle volte i topi vengono sacrificati prima che si diffondano metastasi. È questo per motivi etici: evitare sofferenze all'animale. È un limite certo, ma è anche etica.

9)  Vero; ma i ricercatori lo sanno bene. Per questo cercano di ridurre al minimo lo stress con l'animale da laboratorio e ci sono molti lavori (qui uno) che analizzano la questione.

10) Il sistema immunitario si sviluppa insieme all'organismo (vi ricordate il post sui cani?); ecco i topi di laboratorio nascono, crescono e vivono in laboratorio: non bevono acqua di fogna.

11) Si conosce la fisiologia di topi e ratti. Tuttavia non è affatto vero: praticamente tutti i topicidi sono tossici anche per l'uomo, semmai cambiano le concentrazioni letali; ma non consiglierei mai di far ingerire un topicida ad una persona. Inoltre se è possibile sviluppare topicidi specifici vuol dire che si conoscono molto bene le differenze tra topi e uomini; gli sperimentatori ne tengono conto. Inoltre vi ricordate sopra? Si usano due specie appunto per studiare uno spettro più ampio.

12) Gli sperimentatori che negano che gli animali siano senzienti sono pochi e dipende dal livello di coscienza e dall'animale. I ricercatori che negano un livello di coscienza degli animali faranno cattiva sperimentazione. Siamo tutti coscienti che provano paura, ansia e stress (la domanda 9 lo dimostra).

13 e 14) Rispondo insieme a queste due domande. Si va su quella strada. Esistono sfilze di modelli complementari ed alcuni alternativi su quella strada. Il fatto è che la maggioranza sono riduzionistici, mentre un organismo è più dell'insieme delle parti. L'uso degli animali serve a questo. ToxCast non è un test sostitutivo che evita l'uso di animali, ma fa parte (per stessa ammissione dell'EPA americana) dei metodi di reduction, cioè riduzione ma non sostituzione degli animali da laboratorio. La reduction è una delle 3R (refinement, reduction, replacement) adottate ormai da tutta la comunità scientifica.

15) No; non è vero. Molti progressi sono stati fatti nella cura dei tumori.Solo per citare i tumori infantili dal 1975 ad oggi si ha un dimezzamento della mortalità. Se questo non è curare i tumori...

16) Parto dalla fine. Green Hill (seppur con le sue irregolarità) non era un centro di sperimentazione ma di allevamento, non entro nei meriti giuridici della questione che spettano alla magistratura; ma è bene specificare quanto detto sopra.
Poi se la domanda 10 fa sembrare che i topi siano quelli delle fogne perchè qui l'onorevole dice il contrario?
Come l'eliminazione delle variabili possa influire sulla bontà delle ricerche è una questione che i ricercatori già si pongono [1, 2] tuttavia la variabilità o la non variabilità influiscono molto sulla riproducibilità di un esperimento. Ricordo che un esperimento scientifico deve essere riproducibile (per dirla come una delle norme di Finangle "Ogni esperimento deve essere riproducibile, e fallire sempre allo stesso modo"); il controllo delle variabili serve a questo se introducessimo troppe variabili sarebbe impossibile riprodurre gli esperimenti.


Concludendo il deputato -oltre ad usare una immagine decontestualizzata e sbagliata sugli esperimenti animali- pone domande che dimostrano la sua scarsa conoscenza del mondo scientifico e della sperimentazione. Domande inoltre relativamente poco pertinenti a Telethon che finanzia ricerche con e senza animali riguardo malattie genetiche e quindi l'ambito oncologico (i riferimenti ai tumori) è decisamente poco pertinente.

Per avere altre risposte alle domande vi consiglio questo ottimo post o questo di David Puente.

Se avete dubbi o domande non esitate a chiedere.



FONTI
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=animal+models+validity
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29050798
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29032046
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29025705
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5312558/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29052843
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28403350
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28202023
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28003636
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25977079
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26772794
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20602541
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25823814
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25823810
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25541543
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25541540
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25534633
http://medbunker.blogspot.it/2009/04/il-cancro-oggi-le-statistiche-di-cancro_26.html
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4391&area=sanitaAnimale&menu=sperimentazione
https://oggiscienza.it/2014/01/16/comunicare-la-sperimentazione-animale-dopo-lincontro-in-senato-la-parola-a-un-ricercatore/
https://www.nextquotidiano.it/paolo-bernini-la-foto-sbagliata-la-sperimentazione-animale-non-ancora-capito/

http://www.research4life.it/segui-research4life/i-pazienti-siamo-noi/?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=facebook&utm_source=socialnetwork
http://www.telethon.it/chi-siamo/posizioni-ufficiali
http://www.telethon.it/chi-siamo/posizioni-ufficiali/sperimentazione-animale

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