Vaccine-hesitancy: i risultati di un sondaggio social sulla fiducia vaccinale

 Come pubblicizzato sui miei social, ho di recente condotto un sondaggio composta da 22 domande, dopo più di una settimana dalla sua uscita ecco qui come è andata.

Fiducia

Il sondaggio era composto da 20 domande a punteggio e 2 a risposta "aperta" (si poteva scegliere tra alcune opzioni, ma anche aggiungere altro). Spaziavano dalla fiducia verso gli enti internazionali e nazionali, alle le scelte del governo, il medico di base, ma anche verso idee come il fatto se i vaccini servano ad arricchire le case farmaceutiche, se i vaccini subiscano pressioni politiche, verso l'obbligo vaccinale e incentivi alla vaccinazione. Insomma domande a tutto tondo su temi molto dibattuti in rete. Il sondaggio l'ho sponsorizzato sui social e su miei contatti. Raggiungendo quasi 400 risposte posso dire di aver raggiunto un buon risultato.

Partiamo con l'obbligo...

Per prima cosa parto dalle ultime due domande del sondaggio che riguardavano la percezione riguardo l'obbligo vaccinale e al cosiddetto "Green-pass" o altre forme di incentivo alla vaccinazione.

I risultati mostrano come l'obbligo vaccinale sia un argomento più divisivo, cioè ci sia un maggior equilibrio fra i contrari e i favorevoli. Infatti il 27.3% dei votanti ha dato 0, cioè completamente contrario all'obbligo vaccinale e il 31.6% ha dato 5, cioè completamente favorevole. Mentre il "Green pass" è un argomento più orientato, con un maggior vantaggio per i favorevoli. Infatti il 41.2% dei votanti si è dichiarato completamente favorevole a questa misura contro il 25.4% che se ne è dichiarato completamente contrario. Inoltre, come si può intuire dal grafico, anche chi riporta votazioni intermedie, quindi con dei dubbi, è mediamente inferiore per il Green pass. L'introduzione di questa misura è quindi sicuramente vista di miglior occhio.
Questi dati riflettono abbastanza bene il rapporto OBSERVA del 2018, i cui dati ho illustrato qui, che mostravano una contrarietà all'obbligo del 18.6%. Considerando l'attività social dei "no-vax" e il tema oggi sicuramente focalizzato verso il vaccino contro COVID-19, ci sta che il mio dato risulti più alto.

La fiducia verso le istituzioni è abbastanza alta

Passando alla fiducia verso enti e governo si può vedere come gli enti di controllo riscuotano mediamente una buona fiducia. OMS, EMA e AIFA trovano mediamente piena fiducia nel 22.6% dei partecipanti e, invece, non ne trovano alcuna nel 16.3%. Nel dettaglio l'ente più "diviso" è l'OMS che porta un 20.4% dei partecipanti a votare 5 (quindi piena fiducia) e il 17.4% a votare 0 (cioè non hanno alcuna fiducia). Al contrario l'EMA sembra l'ente dove i partecipanti ripongono più fiducia con il 26.4% che vota 5 e solo 15.6% che vota 0. L'AIFA si colloca a livelli di fiducia intermedi.
La comunità scientifica internazionale gode invece di un'ottima fiducia: solo 9 italiani su 100 non ne  nutrono alcuna contro i 42 che invece ne hanno una totale fiducia.

Se gli enti di controllo sanitari hanno buone votazione, così non è per il governo. Infatti, le scelte governative trovano piena fiducia solo nel 2.3% dei votanti, contro il 19.9% che non ne ha alcuna. Qui la differenza con i dati raccolti da OBSERVA ad ottobre 2020 si nota maggiormente. Se i dati negativi (considerando 0 e 1 voti negativi) si assomigliano - 37.2% negativi dati OBSERVA e 32.5% negativi mio sondaggio- è sui dati postivi (i 4 e i 5) che si osserva una differenza sostanziale. Infatti nel campione di 1001 persone di OBSERVA il 49.6% aveva una opinione positiva verso l'operato del governo, mentre nel mio campione di 397 partecipanti solo il 19.9% ha una opinione positiva. Qui, oltre che alla differente numerosità dei votanti, si deve appunto considerare l'impatto "social" del mio sondaggio e il fatto che OBSERVA prendeva in considerazione l'intera gestione della pandemia. Inoltre, il mio quesito era decisamente orientato verso la campagna vaccinale. Quindi pensano la fiducia verso la loro gestione, le scelte di bloccare o meno alcuni vaccini (su tutti il caso Astrazeneca) e tutta la loro stessa somministrazione.
Crollo totale invece si ha nella comunicazione dei mass-media. Qui solo lo 0.3% dei votanti (1 su 399!!) ha dato piena fiducia a TV, radio e giornali riguardo la comunicazione nel tema vaccini mentre il 34.6% ha votato 0. Insomma, a quanto sembra, il mio campione di votanti ha scarsa o nulla fiducia in questi mezzi di comunicazione per quanto riguarda le informazioni sui vaccini.
Traendo una breve conclusione si può vedere come il mio campione non creda che il governo stia agendo secondo i dettami della comunità scientifica e/o degli enti di controllo e che, soprattutto, non si fidi della comunicazione che passa attraverso i mass-media classici.

Fiducia e responsabilità

Gli italiani che hanno risposto al sondaggio hanno una buona fiducia nel medico di base. Infatti, solo il 6.1% dei 396 rispondenti ha dichiarato di non avere alcuna fiducia verso questa figura, mentre il 24.5% ce l'ha piena. Il fatto comunque che circa 1 intervistato su 16 non abbia fiducia nel proprio medico di base deve far comunque riflettere su questa figura sanitaria, dove comunque la maggioranza del campione ripone tanta fiducia.
Fiducia confermata dalle dichiarazioni di responsabilità: infatti solo il 5% ritiene che il medico sia pienamente responsabile degli effetti collaterali di un vaccino, contro il 47.2% che lo ritiene completamente privo. Invece le case farmaceutiche sono viste molto più responsabili. Infatti il 24.3% dei rispondenti ritiene che i produttori siano completamente responsabili degli effetti collaterali contro il 13.8% che invece non le vede responsabili.

Per quanto riguarda la capacità del vaccino di essere la soluzione a questa pandemia, gli intervistasti ci credono abbastanza. Quasi il 40% (il 39.4% per l'esattezza) ha piena fiducia nel fatto che i vaccini possano essere la soluzione a questa situazione. Risultati simili per la capacità del vaccino di proteggerli dalla malattia COVID-19, dove i voti sono spostati verso voti medio-alti. Nonostante questo le persone che hanno risposto al sondaggio credono mediamente che i vaccini siano anche una questione economica e che la loro autorizzazione subisca una pressione politica. Tuttavia, solo una percentuale minoritaria (il 17.2%) crede fortemente che i vaccini servano ad arricchire le case farmaceutiche, mentre 1/4 circa (24.6%) non lo pensa in alcun modo. Sembra quindi esserci un po' di confusione: se da un lato infatti si crede che i vaccini riescano a proteggere da COVID-19 potendo così essere la soluzione alla pandemia, dall'altro questa fiducia potrebbe essere minata dalle spinte politiche e dalla questione economica della loro messa in commercio.

La sicurezza dei vaccini

L'ultimo blocco di risultati è quello riguardante i punteggi dati sulla sicurezza. Qui si possono fare alcune interessanti riflessioni sui risultati.

I vaccini vengono visti generalmente sicuri. Infatti solo l'11.8% dei votanti ha dato 0 alla domanda sulla sicurezza dei vaccini in generale, considerandoli quindi del tutto non sicuri, mentre il 39.7% ha votato 5 considerandoli completamente sicuri. Se la sicurezza generale dei vaccini è un argomento quindi più polarizzato verso il sì, così non è per la sicurezza verso i vaccini contro COVID-19, infatti questo tema è più diviso con un 18.3% che li considera completamente non sicuri e solo un 24.1% che invece li considera del tutto sicuri. Andando a vedere i voti bassi (0-1) e alti (4-5) la differenza è ancora più evidente. Quasi 2/3 (66.3%) vede i vaccini generali sicuri e il 18.6% poco, mentre per i vaccini contro COVID-19 solo poco più della metà dei votanti (il 56.1%) ha dato fiducia sulla loro sicurezza con voti di 4 o 5 punti, contro il 24.3% che ha dato voti bassi (0-1).
Questo dato viene rispecchiato in parte dai dati sulla fiducia verso la sperimentazione dei vaccini COVID-19. Il 18.1% infatti considera questi vaccini completamente mal sperimentati e il 32.4% ben testati.
I partecipanti in media poi hanno anche una alta paura degli effetti collaterali. Quasi un votante su 4 (24.2%) infatti ha una altissima paura degli effetti collaterali dei vaccini, mentre solo il 13.1% non ne ha alcuna.

Quindi si può dire che nonostante, in media, i vaccini siano visti sicuri e anche abbastanza ben sperimentati, gli italiani siano più divisi per quanto riguarda la sicurezza e gli effetti collaterali del vaccino contro questa pandemia. Quindi su questo tema sembra esserci un po' di confusione e questo può rispecchiare il clima di incertezza che si percepisce in giro.

Da chi si informano?

Le ultime due domande erano più a risposta aperta. La prima riguardava quale fosse la figura di riferimento per le proprie scelte sanitarie, la seconda invece qual è la fonte di informazioni per eventuali dubbi sui vaccini. Qui ho dovuto lavorare per unire alcune risposte in macro-aree. Per fare un esempio alla domanda sulle fonti di informazioni sui dubbi sui vaccini ci sono state risposte come "divulgatori scientifici", "Valeria Cagno e Roberta Villa", queste le ho radunate assieme alla risposta "Internet (Blog. social...)" perché i divulgatori scientifici è in questi canali che agiscono.


Per quanto riguarda le scelte sanitarie, quasi il 57% si affida al medico di base, mentre il 31% scarso a qualche specialista. L'11% circa usa familiari/internet/sé stesso come base per le proprie scelte sanitarie. Mentre solo il 2% vede il farmacista come figura di riferimento. Questo dato, quindi, fa vedere come quasi l'88% del campione si affidi, giustamente direi, a un medico per la propria salute e come la "medicina del territorio", cioè la rete di medici di base e farmacisti sia ancora oggi una base fondamentale per la salute dei cittadini. Tuttavia l'11% che si affida ad altre fonti (familiari, internet, sé stessi) è un dato abbastanza elevato, che, se rapportato alla popolazione adulta italiana, diventano circa 5 milioni di persone che non si rivolgono a un professionista per quanto concerne la propria salute

Per quanto riguarda i dubbi sul vaccino la medicina perde rilevanza. Solo il 22% si rivolge al medico di base per chiarirsi dubbi sui vaccini e l'8% va da uno specialista. Se il 30% quindi si rivolge ad un medico, ben il 46% si rivolge a fonti istituzionali. Quindi Ministero della Salute, ISS, AIFA, EMA ecc.. sono il blocco principale di informazione per i vaccini. Interessante il dato social e divulgatori: il 13% usa questi mezzi, che se unito al circa 1% che invece si rivolge alla cosiddetta "controinformazione" raggiunge un 14% degli italiani rispondenti. Si conferma anche qui, come nella sezione dedicata alla fiducia verso le istituzioni, una tendenza a considerare gli enti di controllo come affidabili. Le loro campagne di comunicazione andrebbero quindi implementate per far diminuire la cosiddetta "vaccine-hesitancy".

In conclusione

Come già accennato sul post dedicato al fenomeno della vaccine-hesitancy, anche dal mio sondaggio quel che risulta è più che una sfiducia verso i vaccini, può sussistere una certa confusione. Temi come l'obbligo vaccinale o gli incentivi alla vaccinazione sono temi effettivamente divisivi. Essendo poi il mio sondaggio ovviamente percepito verso i vaccini verso la COVID-19, è chiaro che questi temi abbiano una maggior spaccatura. Per quanto riguarda argomenti più legati al mondo della cospirazione (vedi domanda sull'arricchire le case farmaceutiche), questi risultino ancora una realtà limitata seppur non trascurabile. I vaccini infatti vengono visti mediamente come protettivi e come una soluzione affidabile verso questa pandemia. Nonostante ciò la pressione economica e politica nei confronti dei vaccini viene percepita in modo elevato e la paura verso gli effetti collaterali è relativamente alta con una ripercussione sulla percezione dei vaccini sviluppati per la malattia da SARS-CoV-2.
La fiducia verso gli enti di controllo e la comunità scientifica fra gli italiani è ancora elevata. Infatti si fidano molto di più della voce della scienza rispetto a quella del governo. Giornali, tv, radio e media godono invece di una scarsa fiducia. Ricostruirla non sarà facile, e forse bisognerà cercare tra questi mezzi una maggior credibilità e coerenza per ricostruirla.
Gli italiani vedono ancora il medico come fondamentale per loro scelte sanitarie, ma mediamente non lo vedono come fonte di informazioni riguardo i vaccini, preferendo enti ufficiali esterni che, infatti, godono anche di un elevato grado di fiducia.
Sicuramente il mio sondaggio ha dei limiti. Innanzitutto ha risposto un pubblico social e mediamente giovane: su Instagram il 90% di chi ha visualizzato i post aveva meno di 25 anni, mentre su Facebook era più vecchio con un 60% superiore ai 55 anni. Considerando poi il giro di amicizie con cui l'ho condiviso (l'autore ha 34 anni), sicuramente anche lì c'è stato un giro di risposte fra i giovani. Sia su Instagram che su Facebook il pubblico è stato per lo più maschile e quindi poco bilanciato fra i vari sessi. Insomma, limiti che dimostrano come non possa essere considerato rappresentativo della popolazione italiana, ma che comunque non sviliscono la significatività statistica di quasi 400 risposte ricevute.

Osservando i commenti arrivati sotto i miei post che pubblicizzavano l'argomento sui social si può notare una cosa: il mondo contrario alla vaccinazione è sì minoritario, ma sicuramente più agguerrito e "rumoroso" del mondo favorevole.
Solo attraverso una comunicazione efficace, attiva ed emotivamente coinvolgente potrà aumentare la fiducia verso le istituzioni e la medicina del territorio: basi fondamentali per migliorare il sistema salute. Eclatante ad esempio è il "caso farmacisti": pochissime persone si rivolgono a loro per informazioni sulla propria salute o sui vaccini. Quando sono proprio queste figure, ancora più capillarmente distribuite sul territorio rispetto al medico di base, che dispensano fisicamente farmaci e prodotti per la salute.

Ringrazio ovviamente tutte le persone che hanno risposto al sondaggio. tutte quelle che lo hanno condiviso ad altre persone e chiunque lo abbia promosso. Non avrei mai pensato di raggiungere quasi 400 risposte.
GRAZIE

Qui sotto vedete le 22 domande

- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)? (397 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nell'EMA (Agenzia Europea del Farmaco)? (398 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco)? (398 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nelle scelte del Governo? (397 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nella comunità scientifica internazionale? (398 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nella sicurezza dei vaccini in generale? (398 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanto credi che i vaccini siano la soluzione a questa pandemia? (398 risposte) 
- Da 0 (assolutamente negativa) a 5 (totalmente positiva) quanta fiducia hai nella sperimentazione dei vaccini contro COVID-19? (398 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima): credi che l'autorizzazione dei vaccini subisca una pressione politica? (395 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nel tuo medico di base? (396 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nei mass-media (tv, giornali, radio..) nella questione vaccini? (399 risposte)
- Da 1 (nessuna) a 5 (massima) quanto pensi che i vaccini siano una questione economica? (399 risposte)
- Da 0 (nessuna efficacia) a 5 (totale efficacia) quanta fiducia hai che i vaccini possano proteggerti dalla malattia COVID-19? (399 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta paura hai negli effetti collaterali dei vaccini? (397 risposte)
- Da 0 (nessuna) a 5 (massima) quanta fiducia hai nella sicurezza dei vaccini contro COVID-19? (399 risposte)
- Da 0 (in alcun modo) a 5 (totalmente) pensi che i vaccini servano solamente ad arricchire chi li produce? (399 risposte)
- Da 0 (totalmente contrario) a 5 (totalmente favorevole) sei favorevole all'obbligo vaccinale? (399 risposte)
- Da 0 (totalmente contrario) a 5 (totalmente favorevole) sei favorevole al Green-Pass o altre forme di incentivo alla vaccinazione? (398 risposte)
- Da 0 (nessuna responsabilità) a 5 (totale responsabilità) quanto credi che il medico sia responsabile degli effetti collaterali dei vaccini? (398 risposte)
- Da 0 (nessuna responsabilità) a 5 (totale responsabilità) quanto credi che le case farmaceutiche siano responsabili degli effetti collaterali dei vaccini? (399 risposte)
- Per informazioni riguardo le tue scelte sanitarie, qual è la tua figura di riferimento? (381 risposte)
- Per dubbi riguardo i vaccini da chi ti informi? (378 risposte)

E qui il riepilogo dei dettagli delle risposte alle prime 20 domande

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