San Valentino: analisi di un giorno

 San Valentino è un giorno davvero particolare: analizziamo insieme il 14 febbraio

Lo sapevate che San Valentino non è solo il giorno degli innamorati? O che questo giorno influenza le nascite e altri comportamenti? Cerchiamo di sviscerare questo giorno e capirne di più.

San Valentino

San Valentino: non solo innamorati

Il 14 febbraio non è solo la festa degli innamorati, ma San Valentino è anche il patrono dell'epilessia. E sì, una giornata importante, finita in ombra di quella più famosa legata a tutte le coppie che si amano.
Per molti secoli, l'epilessia è stata considerata una malattia incurabile ed è stata vista come la conseguenza di una maledizione o il risultato di una possessione da parte dei demoni. Una situazione drammatica, spesso descritta come “uno spettacolo terribile che non poteva che avere un'origine soprannaturale”. Poiché non vi era alcuna cura o rimedio per questo, l'unica opzione che le persone epilettiche avevano era quella di avvicinarsi alla fede e di affidare la speranza di essere guarite nelle mani dei santi. Religione e medicina si sono intrecciate nel corso della storia. I monasteri erano i principali centri medici prima del 1300 d.C. Allo stesso modo, esistevano (ed ancora esistono) tanti santi, immagini e professionisti legati alla religione per vari tipi tipi di disturbi e malattie, in particolare malattie croniche.
In molti stati è abitudine pregare San Valentino per aiutare gli epilettici. In Italia, esistono cappelle e rituali religiosi legati a questo legame. Il culto iniziò in diversi paesi europei, al punto che questa si è legata al nome del santo. In Francia l'epilessia era denominata "maladie de Saint Valentin", in Germania la “piaga di San Valentino e in olandese la parola "sintvelten" è sinonimo di epilessia. In tedesco, Valentino si pronuncia "fallentin" ed è collegato a una denominazione dell'epilessia come "malattia della caduta". In Alsazia una cappella contenente le reliquie del santo è un luogo di pellegrinaggio per persone in cerca di un miracolo contro questa malattia. Ulteriori prove del posto di San Valentino come patrono dell'epilessia possono essere trovate in una miriade di illustrazioni di vari periodi in chiese di tutto il mondo.
In queste rappresentazioni ci sono diversi quadri clinici di ciò che oggi chiamiamo epilessia, come convulsioni toniche e atoniche, distonia, spasmi infantili, assenze e stati post-ictali.

Epilessia: cos'è

L'epilessia è una malattia del sistema nervoso centrale che colpisce il modo in cui i neuroni si connettono. Questa mancanza di connessione colpisce alcune aree del cervello e può causare varie sintomatologie. Fra queste le più famose sono le convulsioni, provocate o dalla improvvisa contrazione dei muscoli (convulsioni toniche) o dall'improvviso rilassamento dei muscoli (convulsione atoniche). Ma altri sintomi possono essere rapidi e brevi svenimenti, perdita temporale di consapevolezza spazio-temporale e altri tipologie di sintomi, detti minori. Ad oggi le terapie sono i farmaci anti-epilettici che si focalizzano principalmente sul controllo delle convulsioni e nei casi più gravi esiste un dispositivo (paragonabile a un pace-maker) che va a stimolare il nervo vago.

San Valentino: la storia di una festa

Ma perché San Valentino è anche la festa degli innamorati? Si dice che questo santo fece riappacificare due innamorati in procinto di lasciarsi e che il 14 del mese questi vennero a chiedergli di sposarli. Da lì il 14 febbraio (mese già legato al concetto di rinascita e fertilità) divenne quindi il giorno degli innamorati. Un'altra ipotesi è che il 14 febbraio fosse una festa pagana legata alla fertilità: i Lupercali. La festa prevedeva rituali che poco si sposavano con la moralità cristiana e quindi nel 496 d.C. il papa Gelasio I annullò la festa pagana e dedico il giorno al santo morto decapitato nel 273 d.C.
Fu solo però molto più tardi che questa festa inizio a legarsi nella coltura popolare come la festa degli innamorati. Si deve infatti arrivare alla fine del medioevo perché le leggende su questo santo vengano riesumate. Non sappiamo se negli scritti che comparvero in quegli anni, soprattutto dal mondo inglese, furono raccolte di racconti tradizionali o invenzioni di sana pianta. Fatto sta che in quegli anni alla fine del 1300 iniziano a diffondersi le storie e le leggende sul santo.
Da queste leggende, legate comunque a un aspetto religioso, bisogna arrivare al 19° secolo perché la giornata diventasse un vero fenomeno di massa. Furono le compagnie pubblicitarie degli Stati Uniti, verso gli anni '40 del 1800, a rendere questa festa l'evento commerciale e culturale che oggi conosciamo. I
n particolare, il Public Leger, un quotidiano americano, ha elogiato questo giorno affermando che le persone avevano bisogno di "stimolare l'anima e far lavorare meno la testa" e che San Valentino era esattamente il metodo per farlo. Assieme ad altre campagne pubblicitarie divenne un giorno in cui regalare al proprio partner prodotti personalizzati fatti a mano. Da lì, col tempo, si trasformò poi nella festa legata a un gesto romantico e dedicato al partner.

L'influenza del 14 febbraio

San Valentino però influenza molti comportamenti umani. Una ricerca scientifica ha identificato come il periodo vicino a questa festa cambi la percezione delle relazioni e di alcuni beni di consumo. Confrontando i periodi dal 2 febbraio al 7 febbraio e dal 12 febbraio al 14, ad esempio l'interesse e la percezione positiva verso rose o cioccolatini aumentava sensibilmente. Anche la valutazione dei siti di incontro (per capirci app come Tinder, Meetic, Badoo e tante altre) aumentava. Anche la frequenza di ricerca su Google di questi oggetti o servizi aumentava sensibilmente. Le donne giudicavano rose e cioccolatini in modo più favorevole rispetto agli uomini e i single interessati a incontrare qualcuno giudicavano i siti di incontri online più favorevolmente. Tutte le categorie analizzate (ad eccezione per le rose nella fascia d'età 18-24 anni) hanno valutato meglio i prodotti in analisi nelle vicinanze di San Valentino. Quindi anche le persone single hanno giudicato meglio rose e cioccolatini e gli sposati o fidanzati servizi come i siti di incontri (anche se in maniera inferiore rispetto ai single).
Un'altra analisi ha mostrato anche come il tasso di concepimento aumenti nel periodo vicino al 14 febbraio. I ricercatori notano come questo avvenga in realtà vicino anche ad altre festività. Per gli studiosi San Valentino e l'atmosfera romantica che porta con sé porta ad un maggior numero di rapporti sessuali. Inoltre non escludono anche possibili effetti ormonali.

Infine per tutti, innamorati e non, che hanno festeggiato questo santo o meno, dedico queste parole di Alda Merini:

"Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi."

FONTI
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0121737217300833
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5357630/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31500941/
https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/epilepsy/symptoms-causes/syc-20350093
https://www.humanitas.it/malattie/epilessia/
https://scholars.wlu.ca/cgi/viewcontent.cgi?article=1002&context=bridges_contemporary_connections
https://link.springer.com/article/10.1007/s40261-021-01003-y
https://it.aleteia.org/2014/02/13/perche-san-valentino-e-il-patrono-degli-innamorati/2/
https://www.ilpost.it/2021/02/14/san-valentino-2021/



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