Le sigarette elettroniche: cosa sono? Fanno male o no? Capitolo-2

Bentornati sul mio blog.
Oggi voglio continuare a parlavi della sigaretta elettronica. Nella prima parte abbiamo visto molto sinteticamente cosa contiene in liquido e il fumo che ne viene generato.
In Italia nel 2018 circa 1 milione di persone fumava occasionalmente o abitualmente la sigaretta elettronica e quindi le ripercussioni riguardo la salute debbono essere considerate.

Complice anche una diffusione recente del fenomeno, esistono pochi studi sugli effetti a lungo termine riguardo l'uso della sigaretta elettronica, quindi gli unici
 che si possono considerare davvero attendibili riguardano alcuni studi sulla presenza di indicatori biologici e i rari studi condotti su animali.
Cercherò tuttavia di riassumere quello che ho trovato.

EFFETTI ACUTI

Dato che, come vedremo, non ci sono studi attendibili riguardo la sicurezza a medio-lungo termine riguardo l'uso delle e-cig, partiamo con possibili effetti acuti.
Alcuni dati mostrano che il passaggio dalle sigarette tradizionali a quelle elettroniche possa produrre alcuni cambiamenti positivi per la salute degli ex fumatori. Uno studio ha mostrato, ad esempio, che i fumatori convertiti al vaping hanno mostrato livelli ridotti di carbossiemoglobina. Le sigarette elettroniche, in particolare quelle con nicotina, riducono comunque la funzionalità polmonare, ma questo effetto è meno pronunciato rispetto alle sigarette a tabacco.
Le sigarette elettroniche non sembrano influire in modo significativo sull'emocromo completo, non cambiano quindi in modo significativo le quantità di globuli rossi, globuli bianchi e altri parametri normalmente studiati durante un emocromo.
Gli studi hanno riferito che sebbene sia le sigarette elettroniche sia le sigarette a tabacco aumentassero il polso, aumentassero i marker infiammatori e influenzassero le misure della funzione miocardica, questi cambiamenti erano significativamente maggiori per le sigarette tradizionali.

Sono stati segnalati vari eventi avversi acuti per le sigarette elettroniche. La FDA, ad esempio, nel 2017, ha riferito di aver ricevuto 47 segnalazioni di eventi avversi correlati all'uso di sigarette elettroniche: otto sono stati classificati come gravi, inclusi polmonite e dolore toracico; trentanove sono stati classificati come minori, come mal di testa, vomito e tosse.

EFFETTI CARDIOVASCOLARI.

Dato che le sigarette tradizionali sono notoriamente causa di problemi cardiovascolari, molti studi puntano a studiare se le sigarette elettroniche possano causare questi problemi.
Si sono quindi misurati vari marcatori bio-molecolari che possano indicare se e quanto l'uso delle e-cig sia sicuro. Gli studi hanno evidenziato -rispetto ai non utilizzatori- un aumento di decine o centinaia di volte dello stress ossidativo, dell'infiammazione, dell'aggregazione piastrinica e attivazione simpatica: tutte cose che a lungo termine possono portare ad una cattiva salute cardiovascolare.
Sebbene questi marcatori siano inferiori rispetto a chi fuma la sigaretta tradizionale, le prove esistenti sugli effetti della sigaretta elettronica sono preoccupanti, con diversi problemi inesplorati e non dovrebbe essere etichettata come un prodotto cardiovascolare sicuro.

GRAVIDANZA

Va sottolineato che svariati studi hanno già indicato come la nicotina in gravidanza sia un problema (soprattutto a livello neuronale) e che non ci sono dati effettivi sugli effetti che l'uso delle sigarette elettroniche potrebbe avere in gravidanza. L'esposizione alla nicotina durante la gravidanza può indurre alterazioni epigenetiche, interrompere le vie di segnalazione necessarie per il normale sviluppo polmonare fetale e svolgere un ruolo nella trasmissione multigenerazionale dell'asma, quindi le e-cig con nicotina sono sconsigliabili a tutti i livelli durante la gravidanza.
Per quanto riguarda invece l'uso di prodotti senza nicotina si possono solo fare ipotesi riguardo la chimica del fumo che generano. Alcune sostanze, come ad esempio l'acetaldeide, gli idrocarburi policiclici aromatici, le nitrosamine..., sono notoriamente problematiche. Il CDC (il centro americano per la prevenzione e il controllo delle malattie) sottolinea, inoltre, che alcuni degli aromi utilizzati nelle sigarette elettroniche possono essere dannosi per un bambino in via di sviluppo.

ASMA

Mentre la cessazione di ogni tipologia di fumo dovrebbe essere fortemente incoraggiata negli asmatici, non è chiaro se sostituire le sigarette tradizionali con quelle elettroniche sia un'opzione più sicura. Vi è a livello scientifico preoccupazione per affermazioni che promuovano la sicurezza delle sigarette elettroniche considerando la mancanza di dati sulla tossicità per inalazione sulla stragrande maggioranza dei componenti delle e-cigCiò è particolarmente vero in caso di persone con malattie polmonari già esistenti. Vediamo un po' perché.
Come già detto, le attuali e-cig sono in grado di pirolizzare i liquidi con conseguente degrado termico dei componenti e la generazione di sostanze tossiche per la respirazione come acroleina, formaldeide e acetaldeide.
I comuni agenti aromatizzanti comuni, che sono spesso presenti ad alte concentrazioni sia nei liquidi che nei fumi, sono chimicamente simili alle sostanze irritanti e sensibilizzanti noti delle vie aeree. Inoltre, anche a causa del non-divieto, le esposizioni e-cig di alcune di queste sostanze chimiche possono superare gli standard di esposizione sul luogo di lavoro, causando il cosiddetto asma professionale.
Rimane inoltre sempre da sottolineare come non ci sono dati sui potenziali effetti a lungo termine sull'uso delle sigarette elettroniche riguardo l'incidenza o esacerbazione dell'asma.

FUMO PASSIVO

A causa spesso di una bassa restrizione il fumo passivo derivante da sigarette elettroniche è abbastanza diffuso, spesso poi in ambienti interni chiusi. L'uso di sigarette elettroniche porta a emissioni di aerosol, anidride carbonica, monossido di carbonio, sostanze aromatizzanti e nicotina, anche a livelli importanti portando ad un vero e proprio "vaping passivo".
In riferimento alle microparticelle prodotte (PM10, PM2.5...), in alcune analisi le concentrazioni generate dalle sigarette elettroniche erano simili o addirittura leggermente superiori alle sigarette tradizionali e le sigarette elettroniche ad alto contenuto di nicotina sembrano produrre un maggior numero di particelle.
Anche se è presente un certo livello di tossicità, sembra improbabile che il fumo passivo derivante dalle e-cig sia dannoso quanto il fumo da sigaretta, ma gli studi esaminati devono ancora rispondere definitivamente a questa domanda. 


In sintesi, sebbene l'uso delle sigarette elettroniche possa sembrare essere più sicuro delle sigarette tradizionali, quest'ultime non sono innocue, come ho provato a riassumere. La presenza di nicotina è sicuramente il fattore di rischio più potente, ma anche gli aromi (che ad esempio in questo studio hanno portato a cambiamenti cellulari) e altre componenti possono risultare non completamente sicuri.

Dai loro effetti avversi sui bio-marcatori cardiovascolari, l'aumento dello stress ossidativo, dell'infiammazione, sulla gravidanza e sugli effetti acuti, far passare le e-cig come un prodotto sicuro risulta essere sbagliato.
Tuttavia solamente ulteriori studi futuri a lungo termine cono ogni probabilità delineeranno meglio l'effettiva pericolosità delle sigarette elettroniche.

Ma arriviamo ad un'altra domanda fondamentale.

Le sigarette elettroniche aiutano a smettere di fumare?

Anche qui le risposte non sono chiarissime. Varie review pubblicate recentemente mostrano risultati contrastanti e probabilmente il risultato finale dipende da molti fattori.

Nelle review (che ricordo essere analisi globali di più articoli che studiano il fenomeno) si dimostra come in alcuni studi -una minoranza a dire la verità- l'uso della sigaretta elettronica faciliti anche l'uso della sigaretta tradizionale, mentre altri mostrino capacità variabili di ridurre l'uso del tabacco.
Le variabili sono molteplici, la prima è la quantità di nicotina. Come noto la nicotina è una sostanza in grado di dare dipendenza ed è questo uno dei fattori principali della difficoltà a smettere. I meccanismi della dipendenza da nicotina sono forti e legati fortemente alla nostra fisiologia con recettori neuronali, detti appunto nicotinici, in grado di sentire fortemente la mancanza di nicotina. Nell'uomo questi recettori, di tipo colinergico, hanno molteplici funzioni che vanno dal rilassamento muscolare a funzioni analgesiche, la stragrande maggioranza di questi recettori sono in grado di legare la nicotina molti bene -in alcuni casi meglio dei loro fattori prodotti normalmente dal corpo umano- e di scatenare quelle sensazioni di benessere legate alla sua assunzione. Ed è questo che rende difficile smettere di fumare: molto spesso chi tenta di smettere si sente teso, nervoso, stressato e alla prima occasione in cui riassume nicotina il suo corpo gli dice "ancora, ancora!" e il ciclo ricomincia.
Altri fattori possono influire sulla capacità delle e-cig, come gli aromi, il modello, la frequenza ecc... tuttavia nessun fattore si è dimostrato un fattore chiave per la cessazione del fumo di tabacco.
Al netto di tutti gli studi, sigaretta elettronica o meno il fattore principale per smettere di fumare è la volontà, nei casi di forte dipendenza può essere consigliabile anche un aiuto clinico con esperti del settore che consiglieranno metodi ed abitudini utili.
La lotta al tabagismo è importante e se svapare credete possa esservi d'aiuto bene, ma non pensate che sia la bacchetta magica.
A personalissimo titolo, nonostante sembri che la sigaretta elettronica sia meno pericolosa di quella tradizionale, questo non significa che sia del tutto innocua. Il suo uso porta alla esposizione a diverse sostanze tossiche e, come visto prima, a diversi potenziali rischi per la salute. Quindi puntare ad eliminare anche quella dalle proprie tasche sarebbe raccomandabile.

Vi saluto da questa virtuale "nuvola di vapore", occhi sempre aperti e ai prossimi articoli.


FONTI
unaricercadice.blogspot.com/2019/11/le-sigarette-elettroniche-cosa-sono.html
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https://www.dors.it/documentazione/testo/201307/capitolo_tossicita_sito.pdf
https://www.epicentro.iss.it/fumo/epidemiologia-italia
old.iss.it/binary/fumo4/cont/Effetti_avversi_acuti_e_cronici_nei_consumatori_di_e_cig_overview_Renata_Solimini.pdf
http://old.iss.it/binary/publ/cont/16_44_web.pdf
http://www.tabaccologia.it/PDF/1S_2006/5_1S_2006.pdf
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